VENEZIA - Un fondo comune tra imprese denominato "fondo Neri" per pagare chiunque, purchè l'attività del Consorzio Venezia Nuova procedesse spedita e senza ostacoli. Con...
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Stessa cosa per il magistrato alla Acque successivo, Maria Giovanna Piva, stesso stipendio, insomma un sistema che aveva l'ente di controllo praticamente in mano. E' quanto emerge dall'ordinanza di custudia cautelare che ha portato in carcere 35 persone questa mattina. Un sistema che tutto poteva e arrivava ovunque: anche molto vicino a Giulio Tremonti, all'epoca ministro dell'Economia e componente della V Commissione Bilancio che doveva decidere i finanziamenti del Mose, consegnando a Marco Milanese, consigliere politico di Tremonti, 500mila euro tramite Mazzacurati per influire sui finanziamenti. E perfino al vertice della Guardia della Finanza: al generale di Corpo d'Armata, Emilio Spaziante, all'epoca dei fatti contestati (giugno 2010 - febbraio 2011) comandante interregionale dell'Italia centrale, avevano promesso 2,5 milioni di euro per influire in senso favorevole su verifiche fiscali e procedimenti penali contro il Consorzio Venezia Nuova. Infine la Regione, con l'assessore Renato Chisso e l'ex presidente Giancarlo Galan (che secondo l'accusa riceveva 1milione di euro annui) - scrive l'ordinanza - per rilasciare pareri favorevoli con la commissione Via. Poteva mancare la Corte dei Conti? Certo che no: al magistrato Vittorio Giuseppone veniva corrisposto in nero uno stipendio annuo tra 3 e 400mila euro.
Tutti i dettagli dell'ordinanza sul Gazzettino in edicola il 5 maggio Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino