Tumore stronca operatore olistico: aveva 45 anni ed era padre di quattro figli

Fabio Moschetta aveva 45 anni
PIEVE DI SOLIGO Ha destato profondo cordoglio a Pieve di Soligo e non solo la notizia della morte di Fabio Moschetta. Il 45enne si è spento ieri mattina dopo aver lottato...

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PIEVE DI SOLIGO Ha destato profondo cordoglio a Pieve di Soligo e non solo la notizia della morte di Fabio Moschetta. Il 45enne si è spento ieri mattina dopo aver lottato contro un tumore scoperto solo pochi mesi fa. Sposato e padre di quattro figli, Moschetta era operatore olistico dell’associazione pievigina “Le querce bianche” di cui era anche una delle colonne portanti. E proprio con questa sua attività si era fatto conoscere ed apprezzare in tutto il Veneto, come testimoniano i messaggi di cordoglio e di vicinanza espressi alla sua famiglia arrivati da svariate associazioni che operano in questo settore e dai colleghi, oltre che da chi lo aveva conosciuto e lo ricorda come una persona dalla grande umanità capace di toccare nell’anima con le sue parole.

IL DOLORE
Pievigino di Barbisano, Moschetta si è spento ieri mattina nell’hospice Casa Antica Fonte di Vittorio Veneto. Qui, sorretto dall’amore della sua famiglia, ha vissuto gli ultimi momenti della sua vita, momenti su cui sono gravate anche le limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus e, non senza difficoltà, i suoi cari gli sono comunque sempre stati affianco. Lo scorso autunno aveva scoperto il tumore che si è rivelato fin da subito dei più aggressivi. Ciò nonostante il 45enne non ha mai smesso di lottare, sorretto dalla moglie, dai figli e da quell’energia che condivideva con chi fruiva dei suoi trattamenti.
CHI ERA
Amante della natura, si era avvicinato al campo olistico mettendo a disposizione degli altri le sue competenze acquisite in anni di studio, aiutando le persone a ritrovare l’armonia psicofisica utilizzando tecniche naturali, energetiche, artistiche, culturali e spirituali. E a Pieve di Soligo era una delle anime dell’associazione “Le querce bianche” con centro olistico in via Toti Dal Monte. «L’arte della guarigione è una scienza antica che abbiamo dimenticato, in questa epoca di grande risveglio spirituale le pratiche energetiche ed alternative stanno riprendendo il posto che meritano. Con gioia porto il mio contributo a tutti coloro che desiderano ricevere questo tipo di aiuto» diceva di sé parlando del suo lavoro divenuto una missione di vita. E proprio il sostegno energetico che lui sapeva offrire alla gente mettendosi in ascolto dell’altro gli è stato un elemento di forza per affrontare la malattia. Al centro olistico teneva corsi e conferenze su svariati temi, dall’uso della piante officinali alla cura interiore della persona.
IL LUTTO

Moschetta lascia la moglie Eleonora e i figli Alice, Sofia, Davide e Shanti, la mamma Elena e il fratello Omar che lo ricordano per la sua capacità di mettersi al servizio dell’altro, ascoltandolo, aiutandolo, avendo sempre per tutti una parola di sostegno, oltre ad essere una persona molto sensibile. L’addio al 45enne sarà dato in forma privata come da disposizioni in vigore per la pandemia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino