Mamma Giada, infermiera a Schiavonia, muore a 45 anni

Soffriva da cinque anni di una forma grave di neuropatia che la rendeva sempre meno capace di essere autonoma

Soffriva da cinque anni di una forma grave di neuropatia che la rendeva sempre meno capace di essere autonoma
ANGUILLARA - Addio Giada, moglie, mamma e figlia amata, ma anche apprezzata infermiera. Se n'è andata dopo un vero calvario sempre affrontato con pazienza e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANGUILLARA - Addio Giada, moglie, mamma e figlia amata, ma anche apprezzata infermiera. Se n'è andata dopo un vero calvario sempre affrontato con pazienza e determinazione Giada Gallo Magagna, di 45 anni. Sposata con Radames e mamma della piccola Caterina, la donna era stata infermiera professionale dapprima presso il reparto di Otorinolaringoiatria di Monselice e dopo la chiusura di quell'ospedale e il trasferimento a Schiavonia, alla Radiologia del Santa Teresa di Calcutta.



La famiglia, originaria di Due Carrare, si era trasferita ad Anguillara una quindicina di anni fa e dopo il matrimonio nel 2016 e un precedente periodo di convivenza, la coppia era andata ad abitare a Tribano e poi a San Martino di Venezze. Soffriva da 5 anni di una forma grave di neuropatia che la rendeva sempre meno capace di essere autonoma, anche se non aveva mai perso il buonumore. «Abbiamo fatto una vera via crucis tra gli ospedali in questi anni, da Mestre a Rovigo, passando per Conselve e Trecenta», racconta in lacrime il marito Radames Magagna, che le è stato vicino in tutto il non facile percorso della malattia. A complicare le cose a dicembre la scoperta della positività al Covid, che, nonostante Monica fosse stata sottoposta alle tre dosi di vaccino, ha lasciato strascichi pesanti sul suo fisico provato.

Dall'inizio dell'anno i ricoveri per Giada sono stati sempre più frequenti e continui fino a quello presso l'ospedale di Montagnana dove è avvenuto il decesso a causa di complicazioni cardiache, nella giornata di ieri. «Giada era davvero amata e benvoluta da tutti, era un amante della buona tavola e grande appassionata di escursioni in montagna, dove è sempre andata finchè le condizioni di salute glielo hanno consentito», ricorda il papà Mario, che con la moglie Ivana ha supportato il genero Radames nell'assistenza a Giada, che negli ultimi tempi era tornata ad Anguillara presso i genitori, con il coniuge e la figlia. Le esequie di Giada Gallo saranno celebrate lunedì mattina nella chiesa parrocchiale di Anguillara Veneta, dove domenica alle 17.30 sarà recitato il rosario in suo suffragio.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino