MIRANO - Una chiusura totale della Cardiochirurgia miranese oppure una continuazione dell'attività grazie ad una collaborazione con Mestre? Il tema spacca la politica...
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Annamaria Tomaello, vicesindaco di Mirano, non è convinta che la Cardiochirurgia su due sedi sia una buona soluzione: «Serve un'unica Cardiochirurgia, serve un reparto forte e con totale efficienza, è ora che la Regione decida. Non possono esserci due Cardiochirurgie a distanza di dieci chilometri». Il dibattito si è acceso perché la scorsa settimana il direttore sanitario dell'Ulss 13 Livio Dalla Barba ha scritto una lettera ai medici miranesi informandoli che domani sarà l'ultimo giorno di attività. Da sabato scatta la consueta chiusura estiva, ma la riapertura al momento non è programmata e anzi cardiochirurghi e perfusionisti saranno trasferiti all'ospedale dell'Angelo.
La notizia era nell'aria perché le schede di programmazione regionale prevedono la chiusura del reparto entro la fine dell'anno, ma il tema è comunque caldo: «Con il dipartimento interaziendale si rischia di cambiare tutto per non cambiare niente - dichiara Tomaello -. Come si fa a pensare ad una distinzione tra interventi programmati e interventi urgenti? E se un intervento programmato diventa un'urgenza?».
Il vicesindaco poi allarga il discorso: «Sento parlare solo di Cardiochirurgia ma mi preoccupa il silenzio attorno ad altri reparti. La Cardiologia clinica e interventistica sta perdendo eccellenze come il dottor Bertaglia e il primario Reimers, bisognerebbe poi concentrare sforzi e attenzioni anche su Punto-nascite, Ostetricia e Ginecologia».
Ieri è arrivata anche la stoccata della consigliera d'opposizione miranese Marina Balleello (Forza Italia): «Il centrosinistra che governa Mirano non ha tutelato il proprio ospedale. Se Cardiochirurgia chiude dopo un'attività pluridecennale significa che i nostri rappresentanti non hanno peso politico». Per ora l'Ulss 13 non rilascia alcun commento ufficiale perché la partita, come appare evidente da queste dichiarazioni, è prettamente politica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino