In arrivo altri 1000 in Veneto. Zaia: ​«Malati di mente tra i profughi»

In arrivo altri 1000 in Veneto. Zaia: «Malati di mente tra i profughi»
Il presidente del Veneto Luca Zaia si dice preoccupato per i numerosi malati di mente presenti fra i profughi in arrivo. Zaia, lega le conseguenze di questa malattia alla...

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Il presidente del Veneto Luca Zaia si dice preoccupato per i numerosi malati di mente presenti fra i profughi in arrivo. Zaia, lega le conseguenze di questa malattia alla sicurezza. Il presidente cita recenti statistiche secondo le quali a Nordest si troverebbero in precarie condizioni psichiatriche 10 profughi ogni 100 tra quelli accolti. «Tanti di loro frequentano i centri di salute mentale, quindi siamo davanti a persone che hanno più di qualche problema. Se a questo ci aggiungiamo che ormai il prototipo dei foreign fighters o dei lupi solitari è quello dello squilibrato che prende un camion e ammazza 84 persone o che prende un coltello e va ad ammazzare un prete durante una messa - conclude Zaia - non è che siamo messi bene». 


Profughi, altri mille in arrivo in Veneto: ignorata la "diffida" di Zaia 
Il governo assegna altri 1000 profughi in Veneto e il presidente della Regione Luca Zaia torna a protestare. «La filosofia è quella di aspettare il barcone successivo - ha detto - Non saranno gli ultimi 1000. Ci sono sbarchi continui e non abbiamo neanche la prospettiva di pensare che arriverà un progetto alternativo che fermerà questi sbarchi, quindi oggi siamo davanti non più ad un'emergenza ma ad una situazione radicalizzata, consolidata, per cui è deplorevole quello che sta accadendo».


Terrorismo? Non porgere l'altra guancia

La soluzione della lotta al terrorismo e del rapporto con il mondo islamico, «non è quella di porgere l'altra guancia», ha rincarato Zaia, commentando la notizia che anche nelle chiese italiane, oltre che in quelle francesi, domani potrebbero presentarsi dei seguaci dell'Islam per confermare il loro no al terrorismo. «Ci sono squilibrati - ha sottolineato il presidente Zaia - Non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici. Non bisogna generalizzare però non bisogna neanche pensare che il 'porgi l'altra guancià sia la soluzione vera». Per Zaia «fiaccolate e altre cose del genere non servono più. Se si vogliono fare delle iniziative con gli islamici le si facciano, però il vero tema è che la condanna da parte loro deve essere sempre puntuale, mai richiesta, ma sempre spontanea».
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Il Gazzettino