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PADOVA - Nonostante gli incentivi il mercato dell’auto continua a soffrire e a Padova (e nel Veneto) va peggio che nel resto d’Italia. Se, infatti, a livello nazionale la flessione, tra giugno 2021 e giugno 2022, è pari al 15%, nel Veneto il calo è al 24,97% e a Padova si registra un -22,65%. Nel primo semestre del 2022, la flessione a livello provinciale è pari al -26,49%. I dati fotografati da Ascom Padova testimoniano di un settore che non decolla: guardando il numero di immatricolazioni del mese di giugno in tutto il Veneto si è assistito ad un calo di 2657 unità, 7.984 immatricolazioni a fronte delle 10.641 di giugno 2021. Nella provincia di Padova paragonando il mese di giugno 2022 (1.646 immatricolazioni) con il medesimo nell’anno scorso (2.128) si è registrato un calo di 482 unità, mentre Belluno, provincia con il più basso numero di immatricolazioni, registra un calo di 207 immatricolazioni passando dalle 543 di giugno 2021 alle 336 di giugno 2022.
I problemi maggiori si riscontrano sulle auto a benzina e diesel
Nelle altre realtà Rovigo registra 366 immatricolazioni (-70 rispetto giugno 2021), Treviso 1.390 (-319), Venezia 1.180 (-388), Verona 1.558 (-467), Vicenza 1.508 (-729). Sono numeri che allarmano ancor di più se si considera l’importante campagna di incentivi messa in atto per risollevare il settore. «L’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi, il 25 maggio scorso, non ha ancora generato una vera inversione di tendenza – commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto Ascom Confcommercio di Padova – d’altra parte, sarebbe stato sorprendente il contrario, visto che si è agito solo sulle pronte consegne che sono poi una fetta molto limitata del mercato. Dopo il rapido esaurimento del fondo per gli incentivi destinati alla fascia 61-135 g/Km, segnano il passo anche le vetture 0-20 g/Km e 21-60 g/Km. Con questo ritmo a poco più di un mese e mezzo dall’avvio degli incentivi, la proiezione per fine anno indica un mancato utilizzo dei fondi pari al 60% per la fascia 0-20 g/Km e all’80% per la fascia 21-60 g/Km». I problemi maggiori si riscontrano sulle motorizzazioni tradizionali, soprattutto benzina e diesel, mentre regge il Gpl ma crolla il metano. In questo quadro a tinte fosche non brilla nemmeno il mercato dell’elettrico che, nonostante gli importanti incentivi, vede diminuire le immatricolazioni dei veicoli elettrici a batteria.
Il Gazzettino