Mercato delle auto in forte crisi: rispetto ad un anno fa il calo delle vendite nel Padovano supera il 22%

Il presidente Ghiraldo: «Si è agito soltanto sulle vetture in pronta consegna, i fondi rischiano di restare inutilizzati»

Sabato 16 Luglio 2022 di Marco Miazzo
Il mercato dell'auto è in forte crisi

PADOVA - Nonostante gli incentivi il mercato dell’auto continua a soffrire e a Padova (e nel Veneto) va peggio che nel resto d’Italia. Se, infatti, a livello nazionale la flessione, tra giugno 2021 e giugno 2022, è pari al 15%, nel Veneto il calo è al 24,97% e a Padova si registra un -22,65%. Nel primo semestre del 2022, la flessione a livello provinciale è pari al -26,49%. I dati fotografati da Ascom Padova testimoniano di un settore che non decolla: guardando il numero di immatricolazioni del mese di giugno in tutto il Veneto si è assistito ad un calo di 2657 unità, 7.984 immatricolazioni a fronte delle 10.641 di giugno 2021.

Nella provincia di Padova paragonando il mese di giugno 2022 (1.646 immatricolazioni) con il medesimo nell’anno scorso (2.128) si è registrato un calo di 482 unità, mentre Belluno, provincia con il più basso numero di immatricolazioni, registra un calo di 207 immatricolazioni passando dalle 543 di giugno 2021 alle 336 di giugno 2022.

I problemi maggiori si riscontrano sulle auto a benzina e diesel

Nelle altre realtà Rovigo registra 366 immatricolazioni (-70 rispetto giugno 2021), Treviso 1.390 (-319), Venezia 1.180 (-388), Verona 1.558 (-467), Vicenza 1.508 (-729). Sono numeri che allarmano ancor di più se si considera l’importante campagna di incentivi messa in atto per risollevare il settore. «L’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi, il 25 maggio scorso, non ha ancora generato una vera inversione di tendenza – commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto Ascom Confcommercio di Padova – d’altra parte, sarebbe stato sorprendente il contrario, visto che si è agito solo sulle pronte consegne che sono poi una fetta molto limitata del mercato. Dopo il rapido esaurimento del fondo per gli incentivi destinati alla fascia 61-135 g/Km, segnano il passo anche le vetture 0-20 g/Km e 21-60 g/Km. Con questo ritmo a poco più di un mese e mezzo dall’avvio degli incentivi, la proiezione per fine anno indica un mancato utilizzo dei fondi pari al 60% per la fascia 0-20 g/Km e all’80% per la fascia 21-60 g/Km». I problemi maggiori si riscontrano sulle motorizzazioni tradizionali, soprattutto benzina e diesel, mentre regge il Gpl ma crolla il metano. In questo quadro a tinte fosche non brilla nemmeno il mercato dell’elettrico che, nonostante gli importanti incentivi, vede diminuire le immatricolazioni dei veicoli elettrici a batteria. Rimane stabile a giugno il volume delle Phev-Plug In Hybrid. Infine, se può consolare, le ibride fanno meno peggio del mercato complessivo. Venendo al tradizionale raffronto tra i diversi marchi che immatricolano nel mese più di 100 vetture, va segnalata l’ottima performance di Dacia che con 134 immatricolazioni a giugno 2022 contro le 71 del giugno 2021, guadagna ben l’88,73%. Bene anche Peugeot che con 133 vetture contro 83, fa un balzo del 60,24% mentre Toyota con 144 immatricolazioni a fronte delle 135 di un anno fa, migliora del 6,67%. Va meno bene Volkswagen che scende a 153 rispetto alle 185 vetture immatricolate nel giugno del 2021 (-17,30%) e soprattutto Fiat che si ferma a 160 (peraltro il numero più alto in senso generale) e che, visto che erano state 251 un anno prima, flette del 36,25%.

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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