Meningite da pneumococco: 48enne in ospedale. «Non è contagiosa»

L'ospedale di Treviso
TREVISO - La Direzione Sanitaria dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana comunica che da questa mattina, martedì 14 febbraio, è ricoverato presso...

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TREVISO - La Direzione Sanitaria dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana comunica che da questa mattina, martedì 14 febbraio, è ricoverato presso l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un paziente quarantottenne che si è rivelato - in seguito agli esami di laboratorio - affetto da meningite da pneumococco.

 
Il paziente è giunto al Pronto Scoccorso del Ca’ Foncello in prima mattinata ed in seguito è stata portata a termine la tipizzazione e l’identificazione del ceppo dalla Microbiologia. Ora si trova ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive e il quadro clinico è stazionario.
 
La Direzione conferma, come in altre occasioni, che la meningite da pneumococco a differenza di altri tipi di meningite non dà origine a focolai epidemici. Per questo motivo non richiede nemmeno interventi di profilassi antibiotica sui familiari e i contatti stretti. Si presenta con casi isolati durante tutto l’anno, prevalentemente in inverno e primavera.
 
«Ci rendiamo conto che la serie di coincidenze di questi ultimi giorni possano generare apprensioni nei cittadini non facilitano la tranquillità di molti – sottolinea Francesco Benazzi, Direttore generale -. Da parte dell’Azienda sanitaria c’è il massimo dell’attenzione. Quest’anno, l’influenza stagionale è stata eccezionalmente aggressiva. Alcuni casi possono essere conseguenze di complicazioni della stessa sindrome influenzale. Stiamo seguendo tutti i casi molto attentamente ed i cittadini troveranno da parte nostra ogni giusta e adeguata risposta. Ribadisco che, per qualsiasi dubbio, il cittadino può rivolgersi tranquillamente anche al proprio medico di famiglia. Come abbiamo detto più volte, I professionisti della medicina generale e della continuità assistenziale, infatti, hanno tutte le competenze necessarie per dare una risposta appropriata». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino