MEDUNA DI LIVENZA (TREVISO) - «Sindaco, ma che cosa sta succedendo a Meduna? Dove è scoppiato l'incendio? Sono molto preoccupato». Quando...
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Lo si vede in primo piano, microfono in mano, lungo una strada. Alla sua sinistra, una lunga colonna di fumo nero e minaccioso. Alla sua destra, il cartello di ingresso del paese. E lo scherzo è stato servito sui social, anche a spese del primo cittadino.
L'insegna stradale benvenuti nel paese de a Boje era stato voluto dallo stesso sindaco, non senza polemiche, a ricordo di una protesta di popolo datata 12 ottobre 1881. I medunesi scesero in piazza contro la decisione dell'allora Consiglio comunale di fondersi con Motta di Livenza. Il paese fu percorso da un moto di ribellione. La fusione non si fece ma storicamente rimase il termine Meduna a boje, ossia bolle, freme, si agita. Dopo la scelta dei cartelli, ecco il fotomontaggio goliardico che ha provocato qualche preoccupazione. Tanto da costringere il primo cittadino a scrivere sui social: «Non è successo nulla».
Per anni a boje è stato pure il nome della festa organizzata per ricordare quei fatti. E non a caso la festività organizzata dalla Pro Loco andrà in scena anche stasera e domani in centro paese.
Gianandrea Rorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino