VENEZIA - «Sulla qualità della scuola veneta non ci sono dubbi di sorta: da anni registriamo il più basso tasso di dispersione scolastica e le migliori...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il divario tra la scuola veneta e quella delle altre regioni c'è e si vede - sottolinea - e sta nelle qualità del sistema formativo, nonostante i nostri bravi docenti siano perennemente sotto organico, e nelle competenze maturate dei ragazzi, che sono ricercate e apprezzate dal mondo del lavoro».
Quanto ai risultati contradditori tra esiti delle prove Invalsi e voti di maturità nelle diverse aree della Penisola, Donazzan sottolinea «l'amarezza di vedere mortificato l'ottimo lavoro di una intera comunità educante dalla cronica indifferenza del Governo centrale e da votazioni che rendono stridente e incongruente lo sforzo di elevare la qualità della scuola: così tanti "cento e lode" per la maturità nelle regioni del sud hanno il sapore della raccomandazione - rileva - utili solo per entrare nell'amministrazione pubblica e nei percorsi universitari a numero chiuso».
«Porrò la questione alla prossima riunione degli assessori regionali alla scuola e formazione, nell'ambito della Conferenza delle Regioni - annuncia - perché se il voto del titolo di studio deve restare una discriminante per l'inserimento lavorativo e l'accesso, allora il sistema di valutazione deve essere rigoroso, imparziale ed omogeneo in tutte le aree del Paese». «Agli studenti veneti, comunque, ricordo - conclude - che il voto conta sì, ma che il mercato del lavoro valuta diversamente e sa distinguere i veri talenti e le vere competenze.
Il Gazzettino