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VENEZIA - «Zaia lo metterei ovunque». Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, oggi a Venezia sui pababili al parlamento o in un possibile nuovo governo di centrodestra. «È una della risorse migliori - ha aggiunto - ma siccome io non rispondo e non ho degli uomini come soldatini, deciderà Luca. L'ho sentito lungamente anche questa mattina».
Continua Salvini: «Le liste per le elezioni le faranno i territori, i veneti faranno le loro così come i piemontesi ed altrettanto i pugliesi e via dicendo». Per quanto riguarda i finanziamenti da 5mila euro chiesti da via Bellerio ai consiglieri regionali, Salvini non è entrato nel merito. «Non mi occupo di denaro» ha precisato e poi «in tempi di difficoltà economica chi prende stipendi da decine di migliaia di euro deve solo ringraziare: non mi occupo di quattrini, non abbiamo banche e sindacati alle spalle o poteri forti.
Per quanto riguarda le grandi opere, Salvini conclude: «Dobbiamo riprendere tutti i cantieri fermati dai signor no, dal nucleare sicuro e pulito, ai cantieri come quegli per gli invasi per l'acqua fino al ponte di Messina».
Nel programma anche «il no netto alla Legge Fornero - ha aggiunto - ed il ritorno a quota 41 per liberare posti di lavoro e dare la meritata pensione; sulla scuola buon senso ma didattica in presenza, basta con bimbi ed insegnanti a casa e con le mascherine». Per quanto riguarda la sicurezza per Salvini «nuovi decreti io li ho fatti, hanno funzionato anche se mi sono costati 5 processi, ma fermare sbarchi e traffico di essere umani si può».
Salvini parla anche della Legge speciale per Venezia: «È sostanzialmente arrivata al traguardo. Sono autonomista e non entro nel merito, ma dallo Stato stanno arrivando i primi quattrini per i vetrai di Murano, ci siamo impegnati e scannati ma quei 5 milioni stanno diventando soldi concreti. Per Venezia - ha concluso - più turismo di qualità c'è meglio è, no alle orde barbariche. Perchè Venezia è un museo e al museo si paga il biglietto».
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Il Gazzettino