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CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) - Passa per Cortina la storia di Massimo Bochicchio, il finanziere morto a 56 anni sulla via Salaria a Roma il 19 giugno 2022 in un incidente in moto. Bochicchio è noto per avere truffato per decine e a volte centinaia di milioni clienti famosi, molti dei quali vicini al Circolo Canottieri Aniene di Roma, a lungo guidato dall’attuale presidente del Coni Giovanni Malagò (che di Bochicchio era un amico ma che non è mai stato neppure sfiorato dall’inchiesta). Valore della truffa 400 milioni di euro, secondo le stime più prudenti, fra le vittime sportivi come gli allenatori di calcio Marcello Lippi (con il figlio Davide) e Antonio Conte, calciatori come Stephan El Shaarawi, imprenditori come Rodolfo Errani, che aveva investito con Bochicchio una parte consistente dei soldi incassati dalla vendita della Cisa di Faenza, azienda di chiavi e serrature.
LE ABITAZIONI
E che cosa c’entra Cortina? C’entra sia perché a Cortina fu sequestrato un immobile di Bochicchio (arrestato nel luglio 2021 a Giacarta, in Indonesia) sia perché a Cortina abita sempre più spesso Sebastiano Zampa, il braccio destro di Bochicchio, che la Procura di Roma ha scagionato da alcune delle accuse principali ma che fra una settimana, il 23 aprile, potrebbe essere rinviato a giudizio per truffa dal giudice delle indagini preliminari Caramico D’Auria.
L’INCONTRO
Il giornalista e il finanziere si trovano e si stringono anche la mano, ma da Zampa non esce alcuna informazione oltre a quelle già conosciute, che escono soprattutto dagli atti processuali dell’inchiesta su Bochicchio e di un’informativa della Guardia di finanza che parla di “uso improprio dei soldi degli investitori”. Se Zampa possa aver commesso reati lo sapremo al termine dell’udienza di martedì prossimo, per ora restano i contenuti alcune sue intercettazioni telefoniche mentre parla con un avvocato inglese. Per esempio: a500mila sterline sono soldi che loro possono in qualche modo ricondurre a me, soldi che non sono poi stati canalizzati in Kidman», ossia una delle aziende che Bochicchio usava per le sue operazioni finanziarie. In quelle intercettazioni Zampa ha paura di essere arrestato, tanto che propone all’avvocato una transazione con le vittime: «Voglio restare un uomo libero». Il legale non è molto ottimista: «È Sebastiano una posizione molto difficile quella in cui ti trovi». Quanto difficile, lo sapremo meglio fra una settimana.
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