Il marito la tradisce, gli frattura zigomo e mano a colpi di mazza

Una mazza da baseball
PORDENONE - Non tollerava che il marito avesse una relazione extraconiugale. In casa i rapporti si erano fatti sempre più tesi, finché a giugno 2019 colpì...

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PORDENONE - Non tollerava che il marito avesse una relazione extraconiugale. In casa i rapporti si erano fatti sempre più tesi, finché a giugno 2019 colpì l’uomo con una mazza da muratore al volto e alla testa. L’uomo fu costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove fu medicato per la frattura di uno zigomo, del seno mascellare sinistro e di un dito della mano. Fu dimesso con 21 giorni di prognosi e quando tornò a casa lei lo costrinse ad abbandonare il tetto coniugale, altrimenti avrebbe bruciato la casa con lui dentro. Cominciarono poi una serie di minacce e vessazioni. «Ti ucciso e mi tolgo la vita», gli scriveva nei messaggi che gli inviava sul telefonino in continuazione. Oltre alle minacce, aveva anche cominciato a pedinarlo per strada. La donna, una sudamericana di 58 anni difesa dall’avvocato Luca Donadon, è stata processata per l’ipotesi di lesioni e stalking, reato poi configurato come maltrattamenti in famiglia e segnato anche da numerosi episodi che ieri sono stati derubricati in minacce gravi. È stata condannata dal giudice Eugenio Pergola a 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) con il riconoscimento della continuazione e il bilanciamento tra attenuanti generiche e aggravanti. Alla parte civile, costituita con l’avvocato Lorenza Giorgia Petracco, sono state riconosciute le spese (3.420 euro) e disposto il risarcimento dei danni in 

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Il Gazzettino