Mare Jonio, la Procura dispone il dissequestro della nave veneta

Mare Jonio, la Procura dispone il dissequestro della nave veneta
La Procura di Agrigento ha disposto il dissequestro della nave "Mare Jonio" della Ong Mediterranea Saving Humans, sequestrata la scorsa settimana dalla Guardia di...

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La Procura di Agrigento ha disposto il dissequestro della nave "Mare Jonio" della Ong Mediterranea Saving Humans, sequestrata la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza dopo l'arrivo al porto di Lampedusa della imbarcazione con a bordo 49 migranti soccorsi il giorno prima nel Mediterraneo.


Il Procuratore aggiunto Salvatore Vella, che coordina l'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ha firmato il provvedimento di dissequestro dopo avere «fatto tutti gli accertamenti necessari per i reati ipotizzati», come si apprende. Subito dopo il sequestro della nave, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva esultato: «Sequestrata la nave dei centri sociali. Ottimo. Ora in Italia c'è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga».

Nell'ambito dell'inchiesta sono stati iscritte nel registro degli indagati due persone, il Comandante della nave Pietro Marrone e il capo missione Luca Casarini. I due sono indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per il mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione da parte di una nave da guerra. Marrone è già stato interrogato la scorsa settimana, per quasi sette ore, a Lampedusa, Casarini verrà invece interrogato, alla presenza del suo legale Fabio Lanfranca, martedì 2 aprile alla Procura di Agrigento.


«Il dissequestro della Mare Jonio dopo solo una settimana e per cessate esigenze probatorie smaschera la sceneggiata orchestrata dal ministro dell'Interno Salvini. Di fronte a una decisione del genere il ministro, che aveva parlato a sproposito di "decisione storica", se avesse una dignità dovrebbe dimettersi». Lo dice il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera, che aggiunge: «La forzatura in mare aperto con l'ordine di arresto arrivato direttamente dal Viminale, in violazione di ogni legge, si è conclusa in nulla di fatto. Aver messo gli uomini della Guardia di finanza e delle forze dell'ordine in una situazione di inaccettabile pressione rappresenta un pericoloso precedente».
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Il Gazzettino