Il cagnolino sventa la rapina: attaccato alla caviglia del rapinatore

Il cagnolino sventa la rapina: attaccato alla caviglia del rapinatore
JESOLO - Un coltellaccio da cucina premuto sulla gola, salvata dal cagnolino e dal padre che, attaccato alla caviglia il primo, armato di spranga il secondo, hanno fatto scappare...

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JESOLO - Un coltellaccio da cucina premuto sulla gola, salvata dal cagnolino e dal padre che, attaccato alla caviglia il primo, armato di spranga il secondo, hanno fatto scappare a mani vuote la rapinatrice. «Aveva una corporatura piuttosto robusta, la mia sensazione è che fosse una donna. Ma le ho visto solo gli occhi percé era completamente travisata tra cappuccio e scaldacollo. E quando mi ha detto dammi tutti i soldi, scandendo le parole, ha contraffatto un po' la voce. In ogni caso se il colpo è fallito è tutto merito di Dodò, il nostro maltese toys di due chili e mezzo che le ha addentato la gamba e di mio papà che ha afferrato la barra di ferro per abbassare la serrande e gliel'ha calata con forza sulla spalla, tanto che ha dovuto mollare la presa per il dolore. E poi? Poi è scappata».


 A parlare è la titolare 49enne della tabaccheria Tonial di piazza del Granatiere a Cortellazzo che con i genitori gestisce l'esercizio commerciale che affaccia proprio sulla rotonda. Quella che appunto aveva tutta l'aria di essere una malvivente è entrata in azione martedì sera verso le 19.30, all'ora di chiusura. «Mio papaà che ha 76 anni stava spegendo il terminale della Lottomatica e io ero sul retro intenta a chiudere le imposte. A un certo èpunto sento Dodò abbiaiare fuoriodsamente, Torno davanti e lo vedo che sta morsicando la sconosciuta. Allora invito al persona a scoprire il viso perché il cane non sopporta chi ha la faccia nascosta. Ma lei mi faceva sgebnoc he non poteva. Allora sono uscita dal bancone e mi sono avvicinata per prendere Dodò. Ed è in quel momento che ha estratto da una borsa della spesa di cotone marrone un coltello piuttosto grande e mi ha preso per il collo intimandomi di consegnare il denaro. Sono sicura che non si aspettava la reazione di mio papà che ha preso la barra di ferro è l'ha aggredita. A quel punto è scappata all'esterno. Noi - conclude la negoziante - l'abbiamo rincorsa, ma è salita su una Fiat Punto chiara guidata da un complice prendendo per Jesolo paese. Hanno tenuto o fari spenti e non siamo riusciti a prendere la targa». Indagini della polizia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino