Il maltempo non concede tregua, violente piogge nel Veneziano e nel Bellunese

Allerta a Cortina (foto Dibona)
VENEZIA -  Prosegue con violenza l'ondata di maltempo che sta interessando il Veneto dal weekend scorso. Il centro funzionale della Protezione civile regionale ha...

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VENEZIA -  Prosegue con violenza l'ondata di maltempo che sta interessando il Veneto dal weekend scorso. Il centro funzionale della Protezione civile regionale ha prolungato lo stato di preallarme e forti piogge e rovesci si sono scatenate dalla tarda mattinata. Forti temporali ed acquazzoni hanno investito, oggi, tutto il Veneto colpendo indistintamente la pianura e la montagna anche con qualche raffica di forte vento. Sui passi dolomitici è stato registrato un velo di neve mista ad acqua mentre a Cortina d'Ampezzo ( Belluno) nella zona di Alverà - dove un mese fa un torrente era esondato provocando una vittima - sono intervenuti vigili del fuoco e Protezione civile per rimuovere del materiale trascinato nuovamente a valle da una piena notturna. Il maltempo è determinato - secondo l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav) - da una depressione in transito da nord-ovest che dovrebbe esaurirsi in serata.


Successivamente la pressione atmosferica sarà in aumento portando una tregua, ma già da giovedì si avvicinerà un'altra bassa pressione di origine artica i cui effetti principali si faranno sentire da venerdì e fino a tutto il fine settimana. Le temperature saranno più basse, anche di molto, rispetto a alla media stagionale specie per le minime nelle ore notturne. I venti provenienti da nord-est sono stimati da deboli a moderati sulle zone più occidentali ma diventano tesi sulle zone più orientali che si affacciano sull'Adriatico. Le minime registrate nella notte sono state: Rovigo 15, Vicenza 15, Padova 16, Verona 16, Treviso 17, Venezia 18. 


Nel pomeriggio-sera i piovaschi dovrebbero risultare in attenuazione. Il limite delle precipitazioni nevose si abbassa dai 2500 ai 2000 metri. L'allerta del sistema di Protezione civile (codice arancione, vale a dire "preallarme") coinvolge in particolare la rete idraulica secondaria (sistema fognario e canali) delle aree dei bacini dell'Alto Piave e Piave Pedemontano, Alto Bacchiglione, Brenta e Alpone, Alto Garda e Monti Lessini. Basso Piave, Sile e bacino scolante nella laguna, Livenza, Lemene Tagliamento. Sono possibili anche frane e smottamenti.


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Il Gazzettino