PORDENONE - «Dovrò fare una causa allo Stato italiano, perché attenta alla mia salute impedendomi di seminare un prodotto sano che non ha bisogno di...
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LA BATTAGLIA DI FIDENATO
Da molti anni, l'imprenditore agricolo ha ingaggiato una vera e propria battaglia con le istituzioni procedendo anche a semine che gli sono costate svariate azioni giudiziarie. «Voglio seminare questo prodotto - ha aggiunto, parlando con l'Ansa - perché voglio mangiare sano e in maniera economicamente compatibile, altro che biologico, che rappresenta una colossale montatura pubblicitaria a scopo promozionale ed è pieno di tossine».
LO STUDIO
Il mais ogm non è rischioso per la salute umana. Secondo la prima e più vasta analisi dei dati relativi a 21 anni di coltivazioni nel mondo «non c'è alcuna evidenza di rischio per la salute umana, animale o ambientale dal mais transgenico». Pubblicato su Scientific Reports e condotto da Scuola Superiore Sant'Anna e Università di Pisa, lo studio ha analizzato i dati sulle colture dal loro inizio nel 1996 fino al 2016, in Usa, Europa, Sud America, Asia, Africa e, Australia. «Questa analisi fornisce una sintesi efficace su un problema specifico molto discusso pubblicamente», ha rilevato la coordinatrice della ricerca, Laura Ercoli, docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee all'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna.
Il Gazzettino