Magneti Marelli stabilizza tutti i suoi operai: assunzioni fisse nel 2018

Magneti Marelli stabilizza tutti i suoi operai: assunzioni fisse nel 2018
TOLMEZZO (Udine) - ​Buone notizie per l'occupazione in Carnia. Entro il prossimo mese di settembre, infatti, alla Magneti Marelli, azienda di componentistica del gruppo...

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TOLMEZZO (Udine) - ​Buone notizie per l'occupazione in Carnia. Entro il prossimo mese di settembre, infatti, alla Magneti Marelli, azienda di componentistica del gruppo Fca, non ci saranno più ammortizzatori sociali: tutti i lavoratori saranno riassorbiti. Lo aveva annunciato l’azienda alle organizzazioni sindacali Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri in un incontro a Corbetta, a Milano, nel dicembre 2017. È stato lo stesso amministratore delegato, Pietro Gorlier, a spiegare ai sindacati la situazione sia produttiva che occupazionale. Nel 2013 erano state utilizzate 2,3 milioni di ore di ammortizzatori sociali, scese a circa 800mila ore lo scorso anno, avviate al progressivo azzeramento nel 2018.


I dipendenti in Italia oggi sono 9.981; nel 2017 sono stati stabilizzati 153 lavoratori con contratti temporanei e ulteriori 41 stabilizzazioni sono previste nel 2018. «Di queste - spiega Fabiano Venuti della Fim Cisl Fvg - venti interesseranno lo stabilimento Automotive Lighting di Tolmezzo. Si tratta di operai che saranno individuati tra quelli che risultano assunti con contratti di somministrazione da più di 2 anni. Un segnale importante dopo i casi degli scorsi anni che avevano visto una logica errata nelle stabilizzazioni».

Nei prossimi tre mesi il numero di dipendenti dello stabilimento passerà da 950 a 970. «Il buon risultato è frutto sia della professionalità delle maestranze, capaci di soddisfare i clienti più esigenti, che del sindacato FimCisl, caratterizzato da grande senso di responsabilità e correttezza a livello nazionale e territoriale. Rimangono ancora molti lavoratori precari in azienda; Fim terrà sempre alta l’attenzione per spingere la direzione a valutare una ulteriore stabilizzazione a fronte dei volumi produttivi che anche per il 2018 sembrano attestarsi ad alti livelli». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino