I settori del turismo e del divertimento sono i nuovi regni della presenza mafiosa in Lombardia, e proprio il Lago di Garda - che bagna Lombardia (provincia di Brescia),...
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Il rapporto è stato presentato oggi a Palazzo Pirelli a Milano a un promosso dalla commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Monica Forte. Sono intervenuti gli studiosi dell'Università Statale di Milano, Federica Cabras, Mattia Maestri e Roberto Nicolini coordinati dal professor Nando Dalla Chiesa, che hanno delineato uno scenario in movimento. «Dal quadro emerso abbiamo la consapevolezza che la commissione ha ancora molto da fare -ha dichiarato Forte (M5S)- ma abbiamo anche gli strumenti per capire come contrastare la sua diffusione, iniziando da una maggiore consapevolezza delle dimensioni del fenomeno. Parlarne non significa sminuire l'immagine internazionale della Lombardia, ma significa comprendere che c'è un problema da affrontare».
Per quanto riguarda le zone della Lombardia i fenomeni di carattere mafioso più marcato Dalla Chiesa ha evidenziato le zone sud orientali della regione per lo sfruttamento della prostituzione nei centri massaggi e del lavoro nero nel settore tessile, Milano e il Lago di Garda per quanto riguarda infiltrazioni nel settore del turismo e del divertimento e i boschi delle zone prealpine dove si sono creati dei fortini della droga.
Il Gazzettino