Macabro avvertimento nell'oasi Lipu: gabbiano reale inchiodato a un cartello

Macabro avvertimento nell'oasi Lipu: gabbiano reale inchiodato a un cartello
PELLESTRINA - Il corpo di un gabbiano reale inchiodato a uno dei cartelli segnaletici della riserva naturale di Ca' Roman a Pellestrina. Potrebbe trattarsi di una sorta...

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PELLESTRINA - Il corpo di un gabbiano reale inchiodato a uno dei cartelli segnaletici della riserva naturale di Ca' Roman a Pellestrina. Potrebbe trattarsi di una sorta di avvertimento ai volontari della Lipu, un incitamento al bracconaggio, visto che nell'area la caccia è vietata, oppure semplicemente di una goliardata di pessimo gusto se il gabbiano fosse stato trovato già morto e non torturato e ucciso volontariamente.

L'animale è stato trovato inchiodato al cartello, ieri mattina, e che questo ha destato sconcerto e indignazione tra i visitatori che hanno effettuato la macabra scoperta. Già verso le 10 di ieri la notizia ha iniziato a diffondersi a Pellestrina. La riserva naturale è gestita da Lipu con Comune e Città Metropolitana. Un'area di pregio naturalistico che, anche in passato, ha già subito atti vandalici ed è stata esposta al rischio di progetti edilizi impattanti.
IL SOPRALLUOGO
Ieri quando il responsabile della riserva, Luca Mamprin, è arrivato per il solito sopralluogo, insieme alle due guardie zoofile Paolo Casati e Alessio Boscolo (quest'ultimo ha postato la foto sui social e ha preso servizio nel pomeriggio) già all'ingresso dell'area protetta di Ca' Roman non si parlava d'altro. Il volatile inchiodato al cartello era un'esemplare giovane quindi non ancora esperto nel volo. Va aggiunto anche il furto di una fototrappola per un valore di circa 100 euro, che rientra in un progetto di controllo della riserva e che serve anche per scattare foto a distanza ravvicinata ad animali e volatili che altrimenti non si farebbero riprendere. Non si sa per il momento con certezza, se i due fatti siano riconducibili a uno stesso autore o gruppo di persone.
LE INDAGINI

Spetterà alle forze di polizia coordinare le indagini e far luce sulla vicenda. Ma entrambi gli episodi sono stati inseriti nella stessa denuncia contro ignoti, che la Lipu ha formalizzato ieri. Sicuramente martedì sera, durante l'ultimo giro di perlustrazione delle guardie, tutto era in ordine e non mancava nulla. Perciò tutto si è consumato tra la tarda serata di martedì e la mattina di ieri molto presto. Sulla vicenda è intervenuto per esprimere tutto il suo sdegno anche il presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina, Danny Carella: «I recenti atti di vandalismo e uccisione di animali, nonchè di furto di materiale - ha detto Carella - nell'oasi di Ca' Roman rappresentano atti deprecabili che trovano la nostra più ferma condanna. L'oasiè di rilevante importanza naturalistica e crimini del genere non possono essere tollerati in alcun modo».
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Il Gazzettino