Azienda fallita e all'asta, ma intanto funzionava come discarica abusiva di rifiuti

Loria. Azienda fallita e all'asta, ma intanto funzionava come discarica abusiva di rifiuti
LORIA (TREVISO) -  Sequestrati circa 250 metri cubi di rifiuti abusivamente stoccati, l'area di 200 mq dove erano tenuti, un muletto e una gru. È questo il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LORIA (TREVISO) -  Sequestrati circa 250 metri cubi di rifiuti abusivamente stoccati, l'area di 200 mq dove erano tenuti, un muletto e una gru. È questo il risultato del controllo eseguito dai carabinieri del Noe di Venezia in un terreno a Loria, in provincia di Treviso, appartenuto a un'azienda fallita 3 anni fa, poi venduta all'asta e ora in fase di cambio di proprietà.


Dopo la segnalazione da parte del custode dell'area, di cui una porzione occupata da spazzatura era già stata sequestrata dai militari ad agosto 2017, è stata riscontrata la presenza altri rifiuti, stoccati illecitamente e ammassati sul precedente cumulo sotto sequestro. Altra immondizia, invece, era stata stoccata dentro a dei cassoni e sul piazzale. La gru/ragno e il muletto sul posto non hanno lasciato dubbi sulla gestione illecita dei rifiuti, visto che per il sito non esiste un'autorizzazione ambientale. I rifiuti, pericolosi (contenitori di solventi, lana di vetro, parti meccaniche di veicoli, fusti di olio vuoti) e non pericolosi (imballaggi di plastica, scarti lignei, sfridi da demolizione e svariate tipologie di metallo), sono stati quantificati in circa 250 metri cubi e messi sotto sequestro insieme ai mezzi e alla porzione di piazzale occupato.

Le successive indagini dei carabinieri hanno permesso di risalire agli attuali proprietari dell'immobile, che hanno gestito i rifiuti senza autorizzazione, e a terze persone, proprietarie delle macchine. Tutti sono stati denunciati per concorso in gestione illecita di rifiuti e violazione dei sigilli, considerando l'abusiva introduzione nell'area già sequestrata e l'immissione di ulteriori rifiuti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino