Il fiume Livenza senza acqua fa emergere una discarica a cielo aperto

La discarica emersa dal fiume Livenza senza acqua
SACILE Non è solo la scarsità di acqua nei tratti del Livenza interessati ai lavori del recupero della centraline, a preoccupare i pescatori non solo sacilesi,...

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SACILE
Non è solo la scarsità di acqua nei tratti del Livenza interessati ai lavori del recupero della centraline, a preoccupare i pescatori non solo sacilesi, quanto lo spettacolo non proprio edificante che è apparso agli occhi ad alcuni di loro nel tratto del fiume, che va dalla passerella in legno che congiunge il parco dell’Ortazza a vicolo Livenza, alla confluenza con il Rio Paisa, invaso da rifiuti di ogni genere.

RIFIUTI NEL LIVENZA
«Lo spettacolo che mi è comparso davanti -  sottolinea un pescatore di lungo corso - quando sono riuscito a percorrere un tratto di sponda del fiume dopo la chiusura del cantiere per il recupero delle centraline, dietro l’ex macello attuale sede del Canoa Club, e così fino alla confluenza della Paisa, mi ha lasciato esterrefatto». La descrizione è stata chiara: «Acqua ridotta a qualche pozzanghera da cui emanavano odori per la presenza di fognature, nelle quali qualche esemplare di cavedano, trota e temolo, sopravvivono non so in che modo». Ma la cosa che più ha impressionato il pescatore è stata la quantità di rifiuti di ogni genere, dalla plastica, alle bottiglie, per non parlare di rifiuti organici, di imballaggi, e chi ne ha più ne me metta, venuti a galla dopo la chiusura dell’acqua per isolare il tratto di fiume che va dal Ponte dei Mori al ponte dei Molini di via Mazzini e consentire l’avvio dei lavori di ripristino delle 2 prime centraline.
LE PALANCANE
La calata delle palancane ha praticamente isolato un tratto di circa 300 metri di alveo nel quale sono rimaste alcune pozzanghere di acqua, soprattutto nel tratto a monte del ponte dei Mori fino alla passerella in legno “cavaliere Piero Della Valentina” nelle quali era rimasto del pesce, trote, temoli, che l’Ente tutela dell’ambiente idrico ha provveduto, in due interventi, a recuperare e rimettere nel fiume.
I PESCATORI
Della presenza di rifiuti in quel tratto di fiume erano a conoscenza anche storici pescatori a mosca sacilesi che avrebbero anche manifestato la disponibilità ad intervenire personalmente per ripulirlo dai rifiuti, nella consapevolezza del danno provocato non solo all’ambiente ma anche al pesce.
IL SINDACO

Sul coinvolgimento del sindaco Carlo Spagnol al problema specifico, il primo cittadino assicura di non averlo mai discusso con alcuno, pescatore o semplice persona.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino