Lite violenta con lancio di sassi tra vicini nel vivaio Pavan Garden Center di Treviso: «Ha rischiato di ammazzarlo»

Lite violenta con lancio di sassi tra vicini nel vivaio Pavan Garden Center di Treviso
TREVISO - Lancia grosse pietre contro il vicino. Se il 71enne non è rimasto ferito il merito è soltanto della sua prontezza di riflessi, che gli ha permesso di...

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TREVISO - Lancia grosse pietre contro il vicino. Se il 71enne non è rimasto ferito il merito è soltanto della sua prontezza di riflessi, che gli ha permesso di schivare i colpi. «Ha rischiato di ammazzarlo». La sassaiola è andata in scena domenica pomeriggio sulla strada dell’Aeroporto, nel quartiere di San Giuseppe, davanti al vivaio Pavan Garden Center. L’attività è al centro da oltre un anno di fortissime tensioni tra due famiglie di vicini. Nel mirino, ancora una volta, l’anziano padre della titolare. La famiglia sotto tiro conosce bene l’autore: «È uno del quartiere, un padre di famiglia, che da oltre un anno non ci dà tregua - dice M. C., 47 anni, che gestisce l’attività -. Lo abbiamo già denunciato tre volte ma non accenna a smettere. Non mi spiego tanto accanimento contro la nostra famiglia. Abbiamo persino rinunciato a tenere aperto la domenica per evitare guai. Ma abbiamo paura che possa fare del male a noi o ai nostri clienti. Questo incubo deve finire».

Lite tra vicini, il faccia a faccia

Domenica il 71enne stava facendo un trattamento su alcuni alberi da frutto al confine con il vicino. «Lui è uscito a lamentarsi, come fa spesso. Lo ha insultato pesantemente. Si sono affrontati faccia a faccia e poi quell’uomo ha iniziato a lanciargli delle pietre - racconta la donna -, Per fortuna papà è riuscito a schivarle, sennò sarebbe rimasto ferito anche in modo grave. Qualche giorno prima aveva scagliato dei sassi contro le vetrate, scheggiandole». Sul posto è intervenuta la polizia locale. Adesso la famiglia nel mirino è decisa a ottenere giustizia contro il vicino molesto. «Per alcuni procedimenti in corso è già stata fissata l’udienza nelle prossime settimane - dice la 47enne -. Un anno fa aveva aggredito mio padre. Aveva cercato di investirlo con l’auto. E gli aveva sferrato un pugno in faccia, lasciandolo dolorante a bordo strada. Una decine di giorni prima aveva tentato di investire anche me, senza riuscirci». All’anziano l’aggressione era costata la frattura di un polso: 28 giorni di prognosi. Domenica l’ennesimo episodio. In mezzo un anno di screzi e dispetti, compresi danni al vivaio. E almeno quattro denunce, sia per le aggressioni che per i presunti danneggiamenti. «È una situazione intollerabile. Questa storia deve finire - sbotta la donna -. Comportamenti del genere sono inaccettabili. Viviamo con il terrore che possa farci dispetti gravi o peggio, che possa ferire noi o i nostri clienti». 

 

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Il Gazzettino