SPINEA - «Mentre due mi colpivano in pieno volto, un terzo mi ha preso per il collo da dietro. Non è stata una semplice aggressione. È stata proprio una vigliaccata». Parla...
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«Era passata mezzanotte e dalla camera io e mia moglie sentivano ripetutamente gli schiamazzi della gente in strada - racconta l'invalido - Mi sono affacciato per chiedere semplicemente di abbassare la voce e spostarsi un po’, ma due uomini con un sorrisetto mi hanno invitato a scendere per parlarne di persona. È quello che ho fatto». Scendendo le scale, però, il 64enne non si aspettava di finire tramortito. «Dopo gli insulti e le minacce hanno alzato le mani - ricorda - Quando ho preso il telefono per chiamare i carabinieri uno di loro me l'ha strappato gettandolo via. Ho provato a reagire, da dietro è spuntato il terzo compare e mi hanno massacrato». Calci, pugni e sberle, anche quando l'uomo era ormai disteso sull'asfalto. Ha urlato attirando l'attenzione della moglie e della figlia minorenne, poi è riuscito a trattenere a forza uno dei tre aggressori mentre i due complici si dileguavano. Sul posto sono intervenuti carabinieri di Spinea e ambulanza del 118, la vittima è stata trasportata all'ospedale di Mirano dove è emerso un quadro clinico da paura: tre costole rotte, due spalle lussate, nove punti in testa, tre punti all'orecchio, traumi alla gamba, alle braccia, al gomito e alla gola. «Per i dolori alle costole non riuscivo più a respirare, ma il danno più grande è psicologico - spiega - Come lo supero un simile shock?». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino