Si accapigliano al bar, con un morso stacca un orecchio alla rivale in amore

In una foto d'archivio il tribunale di pordenone
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PORDENONE - Si sono accapigliate per un uomo. La prima volta Ana Maria Pena Ruiz, 36 anni, dominicana che abita a Pordenone, ha ferito con una coltellata la connazionale. Erano al bar Zanzibar, l’aveva incolpata della rottura della relazione con il marito, l’aveva aggredita con calci e pugni, finchè non è spuntato un coltello. Era l’ottobre 2015. In seguito la 36enne aveva patteggiato un mese e 10 giorni per lesioni. Ieri Pena Ruiz, difesa dall’avvocato Anna Micossi, ha nuovamente patteggiato per lesioni aggravate dai futili motivi. Ovvero la gelosia.


La vittima? Sempre la stessa. La vicenda risale all’8 luglio 2017. Ana Maria Pena Ruiz sta ballando al bar Il Calice con il marito della rivale in amore. Qualcuno fa la spia. Arriva la moglie che interrompe il ballo, spinge via la Pena Ruiz e precisa che «questo è il mio uomo».

Ne nasce una colluttazione. La 36enne scaraventa a terra la moglie gelosa, la colpisce e le tira i capelli. La morde in faccia, finchè non riesce a morderle un orecchio. La presa è così forte che le stacca un pezzo di padiglione auricolare provocandole lesioni superiori ai 20 giorni. Ieri il nuovo processo. Pena Ruiz ha patteggiato davanti al giudice Eugenio Pergola in continuazione con la precedente aggressione. La pena originale è stata pertanto aumentata di 6 mesi. La vittima, tutelata dall’avvocato Laura Ferretti, ricorrerà al giudice civile per ottenere un risarcimento. «Il padiglione auricolare - spiega infatti il legale - non è stato possibile riattaccarlo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino