Arcigay di Trieste contro il titolo Libero: «Prepareremo un esposto»

Arcigay di Trieste contro il titolo Libero: «Prepareremo un esposto»
TRIESTE - «Stiamo preparando a livello di Arcigay nazionale un esposto contro il titolo di Libero» in edicola oggi. Lo ha affermato Antonella Nicosia, presidente di...

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TRIESTE - «Stiamo preparando a livello di Arcigay nazionale un esposto contro il titolo di Libero» in edicola oggi. Lo ha affermato Antonella Nicosia, presidente di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia e responsabile Diritti persone trans della segreteria nazionale Arcigay, riferendosi al titolo in prima pagina «C'è poco da stare allegri - Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay». Nicosia è intervenuta oggi a Trieste durante la presentazione dell'Fvg Pride 2019, la cui parata finale è in programma l'8 giugno a Trieste per «ribadire il proprio no a qualsiasi forma di violenza e discriminazione». Il programma della manifestazione prevede una serie di eventi, tra spettacoli, concerti e convegni, che avranno luogo in tutta la regione a partire da maggio e che si concluderanno con la parata conclusiva a Trieste l'8 giugno. L'iniziativa sarà un «Pride dell'unione», sostenuto da un manifesto contro ogni tipo di discriminazione e organizzato «in questo periodo storico che vede una pericolosa deriva xenofoba» anche «nella nostra bellissima regione». Come organizzatori, ha affermato Nicosia, «non chiederemo il patrocinio per l'evento né al Comune di Trieste né alla Regione Fvg, ma lo chiederemo agli altri Comuni»: «c'è chi comprende la convenienza di dare un patrocinio ai principi del manifesto e c'è chi ha ancora 100 giorni per cambiare idea». Nei giorni scorsi, a fronte di un'eventuale richiesta di patrocinio, il Comune di Trieste sembrava intenzionato a non concederlo, anche sulla base delle politiche della famiglia sostenute dall'Amministrazione. «Tutti si sono sentiti in dovere di negare e fare mozioni - ha concluso Nicosia - questo significa che c'è bisogno di Fvg Pride. Abbiamo sentito usare il termine Gay Pride con accezione negativa, non deve succedere».
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Il Gazzettino