Lettere offensive e minacce ai datori di lavoro della ex fidanzata

Lettere offensive e minacce ai datori di lavoro della ex fidanzata
TRIESTE - Un incubo fatto di ripetute lettere offensive e minacce anche rivolte ai datori di lavoro della sua ex convivente: un 61enne artigiano in pensione, R.C. non si era...

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TRIESTE - Un incubo fatto di ripetute lettere offensive e minacce anche rivolte ai datori di lavoro della sua ex convivente: un 61enne artigiano in pensione, R.C. non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale e così ha iniziato una persecuzione studiata e mirata non solo nei riguardi dell'ex compagna ma anche di tutti coloro con i quale lei aveva avuto contatti, anche professionali tanto che la donna, per ben due occasioni,  è stata costretta ad interrompere il rapporto di lavoro a causa della estenuante pressione esercitata, anche a mezzo di minacce, dall’indagato nei confronti dei datori. L'incubo è iniziato nel giugno del 2016 fino a questo mese, quando è culminato con una chiara minaccia per l’incolumità della vittima in occasione dell’imminente compleanno. Dopo la fine della relazione, l’uomo, in una sorta di delirio finalizzato a dominare ed esercitare il pieno controllo della vittima, ha posto in essere una escalation di condotte che hanno di fatto determinato la donna a modificare le proprie condotte di vita, provocandole un grave e perdurante stato di ansia e di paura, oltre che fondato timore per la propria ed altrui incolumità.


Lo stalker, anche offendendo l’onore ed il decoro della ex partner, ha inviato una pluralità di lettere e scritti non solo alla donna, ma anche nei luoghi di lavoro, fino ad affiggere nei pressi dell’abitazione, all’interno del condominio e, addirittura, alla fermata dell’autobus, missive ingiuriose con epiteti estremamente volgari. Ripetuti sono stati i pedinamenti e gli appostamenti anche presso i locali dove la donna lavorava, nonché continue le sortite notturne sotto casa, in occasione delle quali suonava con insistenza il campanello, impedendo alla ex convivente di riposare. Più il tempo passava e più nel 60enne aumentavano i sentimenti di livore verso la ex compagna, ideando e portando a termine condotte lesive non soltanto per danneggiarla, ma anche nei confronti di quanti mantenessero con la stessa rapporti di conoscenza, di lavoro o di frequentazione, con il fine di punirla per il male che la stessa gli avrebbe provocato. Condotte gravi che sono culminate in una sorta di ultimatum dell'uomo per l'imminente compleanno della vittima.
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Il Gazzettino