VENEZIA - Ci sono voluti sei anni per arrivare a una sentenza di secondo grado per il caso di Walter Onichini, il macellaio di Legnaro (Padova) che il 22 luglio del 2013...
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Quella notte Onichini e la moglie si svegliarono di soprassalto per alcuni rumori sentiti in giardino. L'uomo uscì dal terrazzo della camera da letto, che si affacciava sopra al piccolo piazzale in cui era parcheggiata la sua auto. Quando vide la macchina muoversi prese il fucile e sparò due colpi, uno mentre il ladro usciva dalla macchina, probabilmente per scappare. Una volta in auto, spostò l'albanese sul lato passeggero, aprì il cancello e uscì verso i campi vicini. «Volevo portarlo in ospedale», era stata la sua versione. Ma in ospedale il macellaio non arrivò mai, abbandonò il ladro a circa un chilometro da casa, in una strada sperduta tra i campi, poi a casa chiamò i carabinieri. L'albanese venne trovato quasi subito: se l'ambulanza non fosse arrivata in tempo sarebbe morto dissanguato. Il macellaio venne subito accusato di tentato omicidio fino alla sentenza di primo grado.
La Lega ha fatto di questo come di altri casi lo spunto per 'allargare' le maglie della legittima difesa, fino all'approvazione della recente legge.
Il Gazzettino