​Legittima difesa, il tabaccaio che uccise il ladro: «I rilievi di Mattarella? È giusto»

PADOVA - «La promulgazione di questa legge è la vittoria di tante vittime. Io mi sono prodigato, come tanti altri, perché si arrivasse a questa modifica. Non...

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PADOVA - «La promulgazione di questa legge è la vittoria di tante vittime. Io mi sono prodigato, come tanti altri, perché si arrivasse a questa modifica. Non ne beneficerò, ma la nuova legge sarà di aiuto a chi dovesse trovarsi nella mia stessa situazione».


Lo afferma all'agenzia Adnkronos Franco Birolo, il tabaccaio di Civé di Correzzola Padova, che sparò e uccise un ragazzo moldavo che aveva tentato un furto nel suo negozio il 26 aprile 2012, sottolineando che la firma della legge sulla legittima difesa da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriva esattamente «a sette anni da quanto accadde a me e dunque ricorderò ancora di più questo giorno». Riguardo ai rilievi del presidente della Repubblica, Birolo sottolinea: «Ci sta ed è giusto che Mattarella dica la sua. Questa legge non toglie la discrezionalità ai magistrati - osserva Birolo - riduce l'ampio margine che c'era prima».
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Il Gazzettino