VENEZIA - Suscita polemiche, e non poche, il ddl sulla legittima difesa che ha ottenuto oggi il primo via libera alla Camera. Tra i punti di vista critici c'è...
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IL VOTO
La Camera ha approvato la legge con 225 Sì, 166 No e 11 astenuti. A favore: Pd, Ap, Civici e innovatori. Contrari: M5S, Forza Italia, Lega Nord, Sinistra italiana e Fratelli d'Italia. Astenuti: Centro democratico e Psi.
IL SONDAGGIO Ok della Camera al Ddl legittima difesa: difendersi sì, ma solo di notte. Siete d'accordo?
ZAIA: ORA IL CRIMINALE PUO' SCEGLIERE QUANDO COLPIRE
«E’ stata partorita una pessima legge, che è in linea con il profilo di questa maggioranza: tutto quel che approva è frutto di mediazioni estenuanti che sfociano in contraddizioni stridenti, come la legittima difesa a ore. Alla gente esasperata e impaurita hanno detto: di notte difenditi, ma di giorno lasciati rapinare. Invece, o la legittima difesa è sempre o non lo è mai. Mettendomi per la prima e ultima volta nei panni dell’aggressore – incalza il Governatore – non potrei che gioire: scelgo io il momento migliore per delinquere con il minor rischio possibile. Inconcepibile, ma purtroppo reale, e in linea con l’atteggiamento del Governo e della maggioranza, mai capaci di decidere per vera convinzione. Anche in questo caso: il popolo preme? Diamogli un biscottino facendogli credere che stiamo dalla sua parte. E invece no, non è così che si combatte la criminalità. La si combatte con leggi dure, pene certe e scontate fino all’ultimo minuto, uomini e mezzi alle forze dell’ordine, legittima difesa senza se e senza ma, non con il cronometro in mano per decidere chi è l’aggressore e chi l’aggredito». Una critica che porta Zaia a ricordare, neanche tanto tra le righem l'appuntamento referendario del 22 ottobre, e a immaginare un Veneto di gran lunga più indipendente dallo Stato Centrale, una Regione in grado di legiferare in autonomia anche su quello che riguarda la pubblica sicurezza: «Di fronte a leggi come queste viene voglia di esagerare e di pensare a un’Autonomia che possa assegnare alle Regioni anche competenze di ordine pubblico. Se potessimo, quando potremo, in Veneto sapremmo, sapremo, fare molto di più e meglio».
Il Gazzettino