Venezia, il manager del Caffè Florian contro i lavori in piazza San Marco: «Perdiamo guadagni, rischiamo di fallire»

VENEZIA - Si riaccende la polemica sui lavori in piazza San Marco. Da una parte il Caffè Florian, dall’altra il Comune. I cantieri per la sistemazione sono stati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Si riaccende la polemica sui lavori in piazza San Marco. Da una parte il Caffè Florian, dall’altra il Comune. I cantieri per la sistemazione sono stati aperti da tempo, concordati con l’associazione della piazza e i commercianti. Marco Paolini, amministratore delegato di Sacra, che gestisce il Caffè Florian, accusa: «I lavori non ci permettono di esercitare la nostra professione e non possiamo pianificare. Le attività della Piazza “valgono” cento milioni se non di più, il rischio è di andare a gambe all’aria». 

L’ACCUSA

Paolini entra nel dettaglio: «Negli ultimi quattro mesi abbiamo perso 5-600mila euro, se i cantieri proseguiranno così, rischieremo di perdere sette dei dodici milioni di fatturato». 
La richiesta era di una migliore programmazione a monte: «L’intervento dovrebbe durare sei-sette anni, quando c’è un appalto il privato può intervenire per collaborare magari chiedendo di operare di notte, con gli extra costi, bisogna che si capiscano le problematiche attuali». Paolini in piazza c’è stato e ha parlato con i cantieri: «Sei sette anni così non esistono. Si parlava di cantieri piccoli, che di settimana in settimana si sarebbero spostati sulla piazza. Oggi (ieri, ndr) hanno montato una gabbia nuova, ho chiesto cosa stia succedendo, perché non paiono certamente cantieri agili». 
E poi c’è il capitolo Pausini: «Per il 30 giugno ci saranno tre giorni attorno a cui ruota tutto, ci daranno il plateatico, magari faremo 150mila euro, gli stessi soldi probabilmente li prenderei anche senza la cantante. Ma noi lavoriamo 365 giorni all’anno, diamo lavoro a cento persone più 350 di indotto, su dodici milioni di fatturato sono marginali i 150mila euro. Con un mese senza plateatico siamo morti». Il manager si sfoga: «Noi siamo un monumento, un elemento di immagine, quando nessuno voleva investire sul Florian l’abbiamo fatto noi, non dico di tenerci in palmo di mano, ma almeno fare i lavori quando il monumento è sopito, quindi tra novembre e febbraio». Poi alcune considerazioni sul Demanio e sulle spese: «Paghiamo 250mila euro solo per una zona interna, non quella esterna. Se non potremo lavorare, non so come pagheremo. Ultimamente sono stati comprensivi, abbiamo rinnovato una concessione dopo un lavoro lungo, il problema è però relativizzare tutto agli scorsi anni, quando siamo stati massacrati».

LA REPLICA 

Ma il Comune replica. Prima con l’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga: «Sin dall’inizio ho fatto da ponte tra le attività produttive e maestranze (ex Magistrato alle acque, Curia e Comune, ndr), in un senso e nell’altro, sia nella divulgazione delle decisioni, che nel riportare le criticità, questo è stato il mio ruolo». 


Poi l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto: «Non sono mai stata interpellata su piazza San Marco dagli esercenti, ho ricevuto una richiesta di incontro solo oggi (ieri, ndr) e la prossima settimana ci vedremo. La situazione è sotto controllo, ognuno sa quello che c’è da fare e come farlo, semmai potrebbe esserci stata confusione nella comunicazione. Ma l’area occupata dai cantieri è quella strettamente necessaria ai lavori». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino