TREVISO - Studiava in modo quasi scientifico le sue “vittime”, quasi sempre proprietari di bici di ingente valore, ad almeno tre zeri, di cui voleva appropriarsi:...
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COLPO DA MANUALE
Gli investigatori sono riusciti ad attribuirgli un colpo avvenuto circa cinque mesi fa. Vittima del ladro era stato il nipote dell’imprenditore trevigiano Fausto Pinarello, Nicola Della Pietà: lo scorso 18 maggio il malvivente si introdusse all’interno dell’abitazione di Pinarello, scassinando una finestra sul retro della sua abitazione, e riuscì a rubargli due bici da corsa (oltre a due set di gomme della Campagnolo e altrettanti set di chiavi) per un valore di circa 23mila euro. Il ladro, dopo il furto, come da sua consuetudine, fece perdere le sue tracce: nel frattempo però gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a raccogliere elementi per attribuire al 33enne il colpo a casa Pinarello.
LA CATTURA
A condurre l’indagine sono stati gli investigatori della squadra mobile di Treviso, guidati dal dirigente Claudio Di Paola e coordinati dal pubblico ministero Davide Romanelli. Con la consapevolezza di averla probabilmente fatta franca, Roman Palamariuc (con vari precedenti in altre province del Veneto ma anche in Emilia Romagna) era tornato, nelle scorse settimane, a Treviso, città con cui non avrebbe particolari legami. Lo straniero, la scorsa settimana, ha tentato di sfuggire a un controllo degli agenti delle volanti, in zona Eden, ed è stato bloccato e fermato, dopo una violenta collutrazione: aveva con sè alcuni attrezzi da scasso. Nel cellulare, visionato dagli investigatori, sono state trovate foto di abitazioni, possibili obiettivi da colpire. Grazie agli elementi raccolti nel corso dell’indagine della squadra mobile il gip del Tribunale di Treviso, Piera de Stefani, ha convalidato l’arresto, ordinando che lo straniero restasse rinchiuso nel carcere di Santa Bona. E’ ovviamente impossibile stabilire quale sia stato il destino delle biciclette trafugate, come del resto degli altri cicli rubati in passato: i mezzi sarebbero stati probabilmente rivenduti all’estero (in Moldavia, patria dell’arrestato, ma non solo) oppure on line nei siti specializzati. Gli investigatori cercheranno ora di accertare se il 33enne possa essere o meno coinvolto nel furto, da oltre 50mila euro, messo a segno, nella notte del 6 ottobre, ai danni del negozio “Pinarello” di via casa di riposo.
IN INGHILTERRA
Per l’azienda trevigiana è un periodo particolarmente difficile: è di ieri la notizia della sparizione di ben 26 biciclette (19 modelli da corsa e sette bici storiche dal valore incalcolabile) che erano esposte ad una fiera che si è svolta a Birmingham. Non ancora del tutto chiare le circostanze in cui è avvenuto il furto, episodio su cui stanno svolgendo accertamenti gli investigatori di Scotland Yard. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino