Colpo al "casello" del Tre Cime, bottino di oltre 5mila euro: scoppia il caso politico

Il casello delle Tre Cime di Lavaredo
AURONZO  - Ignota manolesta ruba al casello di esazione i soldi degli incassi dei parcheggi situati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo e il gruppo di minoranza chiede...

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AURONZO  - Ignota manolesta ruba al casello di esazione i soldi degli incassi dei parcheggi situati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo e il gruppo di minoranza chiede spiegazioni nel Consiglio comunale di Auronzo di Cadore, convocato per questa sera alle 21 nella sala del cinema-teatro Kursaal. L’amministrazione non fornisce numeri, ma da quanto si è appreso il bottino sarebbe di oltre 5mila euro su un incasso che solitamente, nei giorni festivi, si aggira anche sui 20mila. Il colpo è avvenuto nella notte del 31 luglio. Le circostanze del furto restano tutte da chiarire visto che il casello dovrebbe avere un servizio di guardiania. La denuncia è già stata presentata ai carabinieri di Auronzo.

LA MINORANZA CHIEDE

Parte così un’interpellanza del gruppo guidato da Paola De Filippo.
«A seguito della richiesta del capogruppo di minoranza di prendere atto degli incassi relativi ai parcheggi di Misurina e delle Tre Cime - si legge nel documento -, siamo venuti a conoscenza di un furto avvenuto al casello il giorno 31 luglio scorso. A tal proposito chiediamo di sapere a quanto ammonta la cifra sottratta, se è stata sporta denuncia e in che data e se sono stati individuati i responsabili, tenendo conto che dovrebbe esserci, ai sensi del Regolamento, una guardianìa continua. Si chiede altresì se l’importo sottratto può essere richiesto al gestore del casello». 

DANNO A CARICO DEL GESTORE

Da quanto è finora trapelato sotto questo ultimo aspetto, in base al contratto di concessione, il danno è a carico del gestore stesso, che comunque dovrà versare l’incasso registrato nelle casse del Comune. Sempre riguardante il casello viene avanzata richiesta di lumi: «Se attualmente il casello rimane custodito nelle 24 ore, con pagamento anche dopo le 19, come da Regolamento approvato dal Consiglio Comunale lo scorso anno». 

L’ORDINE DEL GIORNO

Tra le altre mozioni del gruppo minoritario una riguarda l’ufficio d’informazione e assistenza turistica di Misurina, la cui apertura era prevista nel bando prorogato, e che non è stato aperto dalla Cooperativa Cadore, assegnataria del servizio, durante la stagione estiva. Seguono la situazione del lago di Misurina afflitto dall’abbassamento suo livello, accompagnato dall’enorme diffusione delle alghe e il continuo proliferare di mercatini che avrebbe sollevato: «lamentele sia dai commercianti in sede fissa, sia dagli ambulanti accreditati al mercato del giovedì». 

GALLERIA COMELICO

Intanto nell’agenda della discussione consiliare di questa sera presieduta dal neosindaco, Dario Vecellio Galeno, fra i vari punti c’è l’adozione della variante urbanistica al Piano regolatore generale per l’adeguamento alle disposizioni per il contenimento del consumo del suolo. In tema urbanistico viene proposto anche lo schema di convenzione con l’Unione montana del Centro Cadore per il Servizio Intercomunale Rilascio Autorizzazioni Paesaggistiche. Ci sarà pure un Ordine del Giorno contro la chiusura della “Galleria Comelico” per i noti lavori di manutenzione straordinaria, analogamente alla presa di posizione della precedente Amministrazione civica di Tatiana Pais Becher. Chiudono l’assemblea le comunicazioni del sindaco con una dettagliata relazione sull’attività della sua compagine durante questi primi 60 giorni di gestione pubblica.

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Il Gazzettino