JESOLO - Solo trenta centesimi. Ma che sono bastati a scatenare una tempesta. Prima di tutto di messaggi postati attraverso i social e in gran parte pubblicati nella pagina Occhio...
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Con una precisione fondamentale: il costo non è riferito all'acqua, ma alla coppetta del gelato in questo usata appunto per servire l'acqua e che per i titolari del locale ha un costo che deve, ovviamente, essere ammortizzato. Ma a chi ha pagato la consumazione la richiesta deve essere sembrata esagerata. Se non addirittura paradossale per una città sempre di più pet friendly, con tanto di camere negli hotel, suite comprese, riservate ai cani. O semplicemente con frequenti ciotole con acqua fresca posizionate fuori da bar, ristoranti e altri locali, a disposizione di tutti gratuitamente. Ma in ogni caso lo scontrino è diventato di dominio pubblico e da ieri mattina è stato rimbalzato su centinaia di profili social. Scatenando una valanga di reazioni. Molte, moltissime contro il locale e in alcuni casi con offese pesanti o comunque di dubbio gusto. Ma tante altre a favore dei gestori, perché l'acqua servita in una coppetta per molti rappresenta comunque un servizio e come tale vale pagato. E di fronte alle centinaia di commenti, i gestori della terrazza, assieme al proprio legale di fiducia stanno vagliando ogni singolo post per valutare la possibilità di tutelarsi legalmente di fronte a quelle che definiscono come delle offese gratuite. «I trenta centesimi sono solo il valore della coppetta ribattono dal locale che per noi ha un costo. I cani non sono un problema e l'acqua non si nega a nessuno, appunto nemmeno ai cani Semplicemente abbiamo chiesto di ammortizzare il costo per una coppetta che noi dobbiamo pagare ai nostri fornitori. Probabilmente nello scontrino doveva esserci un'alta voce, ma l'acqua non è un problema. Siamo esterrefatti per questa vicenda e amareggiati per il tono di alcuni messaggi che riteniamo offensivi. Stiamo valutando come tutelarci legalmente».
Giuseppe Babbo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino