Scontrino a Jesolo. Bar fa pagare 30 centesimi per l'acqua del cane /Foto

Mercoledì 24 Luglio 2019 di Giuseppe Babbo
Scontrino a Jesolo. Bar fa pagare 30 centesimi per l'acqua del cane
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JESOLO - Solo trenta centesimi. Ma che sono bastati a scatenare una tempesta. Prima di tutto di messaggi postati attraverso i social e in gran parte pubblicati nella pagina Occhio Jesolano nella quale ieri pomeriggio si potevano contare quasi 400 commenti. Ma anche emotiva, in particolare tra chi ha vissuto in prima persona la vicenda, provando sentimenti di profonda amarezza. E in particolare per i pesanti giudizi che hanno ricevuto. Nel mirino, anzi nell'occhio del ciclone, è finito un locale di Jesolo, una terrazza bar come tante. Semplice il motivo della discussione: uno scontrino di 7,30 euro per tre consumazioni: uno spritz, un calice di prosecco e l'acqua del cane, costata per l'appunto trenta centesimi.



Con una precisione fondamentale: il costo non è riferito all'acqua, ma alla coppetta del gelato in questo usata appunto per servire l'acqua e che per i titolari del locale ha un costo che deve, ovviamente, essere ammortizzato. Ma a chi ha pagato la consumazione la richiesta deve  essere sembrata esagerata. Se non addirittura paradossale per una città sempre di più pet friendly, con tanto di camere negli hotel, suite comprese, riservate ai cani. O semplicemente con frequenti ciotole con acqua fresca posizionate fuori da bar, ristoranti e altri locali, a disposizione di tutti gratuitamente. Ma in ogni caso lo scontrino è diventato di dominio pubblico e da ieri mattina è stato rimbalzato su centinaia di profili social. Scatenando una valanga di reazioni. Molte, moltissime contro il locale e in alcuni casi con offese pesanti o comunque di dubbio gusto. Ma tante altre a favore dei gestori, perché l'acqua servita in una coppetta per molti rappresenta comunque un servizio e come tale vale pagato. E di fronte alle centinaia di commenti, i gestori della terrazza, assieme al proprio legale di fiducia stanno vagliando ogni singolo post per valutare la possibilità di tutelarsi legalmente di fronte a quelle che definiscono come delle offese gratuite. «I trenta centesimi sono solo il valore della coppetta ribattono dal locale che per noi ha un costo. I cani non sono un problema e l'acqua non si nega a nessuno, appunto nemmeno ai cani Semplicemente abbiamo chiesto di ammortizzare il costo per una coppetta che noi dobbiamo pagare ai nostri fornitori. Probabilmente nello scontrino doveva esserci un'alta voce, ma l'acqua non è un problema. Siamo esterrefatti per questa vicenda e amareggiati per il tono di alcuni messaggi che riteniamo offensivi. Stiamo valutando come tutelarci legalmente».
Giuseppe Babbo 
Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 15:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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