Mareggiate, sulle spiagge tonnellate di rifiuti e arenile divorato dalle onde

Maltempo, un tratto di spiaggia a Jesolo
VENEZIA - Una lunga distesa di tronchi e rami. Tonnellate di rifiuti spiaggiati, dalla spiaggia di Cortellazzo fino a tutto il resto dell’arenile. E poi, interi tratti di...

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VENEZIA - Una lunga distesa di tronchi e rami. Tonnellate di rifiuti spiaggiati, dalla spiaggia di Cortellazzo fino a tutto il resto dell’arenile. E poi, interi tratti di arenile completamente divorati dalle onde. È un conto pesantissimo, quello lasciato dalle mareggiate che tra sabato e domenica hanno spazzato il litorale jesolano.


LA CONTA
Come sempre il tratto più colpito è quello della pineta, nella zona compresa tra via Cigno Bianco e la foce del Piave. Addirittura alcuni tratti di spiaggia sono stati cancellati dall’alta marea spinta dalle potenti raffiche di Scirocco. Distrutte in diversi punti le dune di sabbia, le onde hanno anche sollevati e spostato diversi tratti di marciapiedi, portando alla luce anche i basamenti dei chioschi. Per questo ieri mattina i tecnici della Regione hanno effettuato dei sopralluoghi urgenti per programmare i primi interventi di messa in sicurezza. Secondo le prime stime del Comune, a sparire sarebbero almeno 50 mila metri cubi di sabbia.
Critica la situazione anche a Eraclea mare, dove il mare ha fatto sparire circa 30 mila metri cubi di sabbia. E ancora alla spiaggia del Mort, già danneggiata nelle scorse ondate di maltempo. Ma queste cifre rievocano gli effetti devastanti delle mareggiate degli anni passati, compresa quella dello scorso anno, quando sembrava raggiunto il peggio della devastazione. E invece il litorale si trova nuovamente colpito nel profondo, tra migliaia di metri cubi di sabbia erosi e tonnellate di rifiuti riversati sulla spiaggia. Un problema, quest’ultimo, destinato a peggiorare nei prossimi giorni.
«E’ andata peggio del previsto – dice il sindaco Valerio Zoggia – in pineta l’erosione è notevole e poi c’è il problema dei rifiuti trascinati a riva: si tratta di una quantità impressionante, non abbiamo mai visto la spiaggia in questo modo, forse questa è la situazione peggiore degli ultimi anni. Il problema è sempre il solito il costo di rimozione di questi rifiuti che sono considerati speciali anche se nella realtà stiamo parlando di semplice legname. Chiederemo aiuto al “Bim”, il consorzio che ha competenza per i corsi dei fiumi. L’erosione è stata pesante, stiamo valutando degli interventi immediati, siamo già in contattato con la Regione e domani si terrà una prima riunione in Municipio, assicuro che la spiaggia verrà ripristinata». 
DIFESE FISSE
Intanto se ieri sull’arenile si sono riversati numerosi curiosi, alcuni dei quali hanno anche recuperato volontariamente dei rifiuti, va registrata anche la proposta di Christofer De Zotti e Lucas Pavanetto, consiglieri comunali di Jesolo Bene Comune: «Da anni – spiegano - si affronta la questione in ottica emergenziale, intervenendo ogni anno con ripascimenti di sabbia che, se da un lato permettono di salvare le stagioni balneari, dall’altro lato non risolvono il problema. La Regione intercettare le risorse destinate all’Italia per il Recovery Fund ha previsto 100 milioni di euro per la salvaguardia della costa veneta. È un’occasione più unica che rara per inserire all’interno di questo capitolo un intervento di messa in sicurezza definitivo della nostra spiaggia, con la realizzazione di difese fisse parallele alla costa». 
Sulla stessa linea l’idea lanciata da Luca Zerbini, vicesindaco di Eraclea: «Anche quest’anno – commenta – la nostra spiaggia ha avuto danni pesantissimi. La spiaggia oltre i gradoni è stata completamente cancellata dalle onde. Ci attiveremo subito con la Regione ma è evidente che il solo ripascimento non basta più: i punti in cui avviene l’erosione sono sempre gli stessi. Servono delle opere strutturali, per esempio delle barriere orizzontali da realizzare nel tratto di mare compreso tra Eraclea mare e la pineta di Jesolo in modo da rompere la forza delle onde». Il capogruppo di “Vivere Eraclea” lancia poi una stoccata polemica: «Gli interventi di ripascimento – attacca – sono solo uno sperpero di denaro pubblico, non sono una soluzione».


Toccata, infine, dall’erosione anche la spiaggia di Cavallino-Treporti, il Comune ha annunciato che si rivolgerà alla Regione.

 

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Il Gazzettino