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JESOLO - «Molti stagionali rifiutano un lavoro perché in caso di assunzione perderebbero l'indennità annunciata dal governo». A dirlo è Hellen Grendene, portavoce degli invisibili, ovvero di quei lavoratori da più di un anno esclusi da ogni forma di aiuto dal governo. Le sue sono parole sono pronunciate con una doppia dose di amarezza. Da una parte c'è quella il decreto Sostegni bis che viene continuamente rinviato e forse verrà approvato oggi dal Consiglio dei ministri, salvo soprese proprio assieme alle indennità per gli invisibili. Ma dall'altra c'è la constatazione che molti lavoratori, negli ultimi giorni, stanno rifiutando di firmare un contratto di lavoro, attendendo così di ricevere un aiuto statale. Ma in questo modo se nella costa gli imprenditori del turismo si scontrano con il solito problema della carenza di manodopera, ad emergere è anche un nuovo aspetto, ovvero il controsenso di chi rifiuta un lavoro aspettando l'aiuto dello stato. «Il decreto prevede un sostegno per chi è senza lavoro dice Grendene Dal momento in cui una persona firma un contratto di assunzione perde il diritto a ricevere il contributo statale, anche se ha passato gran parte dell'inverno senza aver lavorato e senza ricevere forme di aiuti. Sembra paradossale ma purtroppo è così. Sta accadendo un po' ovunque, anche nella nostra realtà. Noi però non ci siamo battuti per sostenere un semplice assistenzialismo, semmai difendiamo una cultura del lavoro: nel momento in cui una persona ha la possibilità di inserirsi nuovamente nel mondo del lavoro, dovrebbe essere scontato l'inizio dell'impiego, anche perché in questo modo probabilmente verrebbero liberate risorse per chi si trova in grave difficoltà economica».
HOTEL IN DIFFICOLTÀ
Come al solito i maggiori problemi si stanno registrando negli hotel, dove mancano un po' tutte le figure, dagli chef agli addetti alla reception, passando per le cameriere di sala e le governanti.
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Il Gazzettino