Jesolo, hotel chiusi in anticipo per il caro bollette. aumenti fino al 600%

JESOLO - Turismo, prima settimana di settembre all'insegna del tutto esaurito, ma continuano a crescere anche i costi dei consumi energetici. Per questo per il 18 settembre...

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JESOLO - Turismo, prima settimana di settembre all'insegna del tutto esaurito, ma continuano a crescere anche i costi dei consumi energetici. Per questo per il 18 settembre inizierà la chiusura di molti hotel, mentre il termine della stagione per quasi tutti sarà domenica 25 settembre. Con buona pace della tanto decantata destagionalizzazione, che in questo modo rischia di subire una drastica battuta d'arresto. Ma di fronte a certi aumenti sembra davvero difficile fare il contrario.


Caro energia e caro bollette: hotel chiusi


Solo a luglio le bollette dell'elettricità hanno registrato aumenti medi del 300% con punte del 600% per alcune strutture. E lo stesso sta accadendo per le attività commerciali, che hanno già iniziato a ridurre gli orari di apertura. Del resto per agosto il costo dell'elettricità dovrebbe aumentare di almeno il 30% rispetto a luglio, una spesa difficile da sostenere e che stona con i tanti turisti stranieri, austriaci e tedeschi in particolare, che continuano ad affollare la città.


Alberghi in crisi


L'Associazione jesolana albergatori (Aja) ha già riunito i propri analisti per fare il punto della situazione e a emergere è un quadro davvero preoccupante, tanto che ad agosto il costo di un kilowatt dovrebbe aumentare del 25% per salire ancora a 0,80 euro durante il mese di settembre. Ancora peggio a dicembre, quando la prospettiva è quello di raggiungere la soglia di 1 euro. «I primi giorni di settembre stanno andando molto bene spiega Pierfrancesco Contarini, presidente dell'Associazione jesolana albergatori Di fatto si sta mantenendo l'andamento degli ultimi giorni di agosto, ma tutto purtroppo rischia di essere vanificato dalle bollette energetiche. Stiamo aspettando quelle di agosto, che dovrebbero arrivare per metà mese, quando molti albergatori credo che decideranno di finire la stagione: i costi sono insostenibili e soprattutto assolutamente non previsti: oggi i soli costi energetici rappresentano il 12% dei nostri costi totali mentre fino allo scorso anno erano il 6%».


Chiusure anticipate degli hotel


Ed è per questo che l'unica soluzione attuabile per molti è quella di chiudere la propria struttura. «Oggi con poche camere occupate dice Contarini non ha alcuna convenienza tenere aperto ed è per questo che se qualche struttura avrà delle prenotazioni, ma non la convenienza a tenere aperto, quello stesse presenze verranno dirottate in altri hotel. Molto dipenderà anche dal meteo: lo scorso weekend le previsioni indicavano pioggia che nella realtà non si è vista e ci sono state delle disdette, nei prossimi giorni è prevista pioggia e anche questo potrebbe influire, vedremo quale sarà l'evoluzione, ma di certo servirà molta prudenza».

Riapertura a dicembre? Non è detto


In questo senso è a rischio anche l'apertura a dicembre, periodo per il quale l'Amministrazione sta investendo molto con un ricco calendario di eventi tra presepe di sabbia, mercatino di Natale e festa di capodanno. «Chi aprirà conclude Contarini lo dovrà fare consapevolmente e soprattutto non con i prezzi attuali, con i quali non c'è alcuna convenienza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino