Il tragico viaggio di Irina, morta a 29 anni nel bus dalla Romania

Il terminal di Atlassib a Selvazzano
SELVAZZANO - Era partita da lontano. Si era lasciata alle spalle la sua terra d'origine, la Romania, e con sé in quell'autobus aveva portato il sogno di un nuovo...

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SELVAZZANO - Era partita da lontano. Si era lasciata alle spalle la sua terra d'origine, la Romania, e con sé in quell'autobus aveva portato il sogno di un nuovo futuro. 

Ma una morte improvvisa, causata da un probabile arresto cardiaco, ha messo fine alla sua giovane vita. Così è morta Irina Adreea Mailat, una ventinovenne di nazionalità romena, mentre era a bordo di uno degli autobus dell'Atlassib, la società privata che effettua il trasporto merci, ma anche il servizio di collegamento fra l'Est Europa e l'Italia. E solo ieri mattina, quando la corriera è entrata nella stazione di via Manzoni a Caselle di Selvazzano, i viaggiatori che le sedevano accanto si sono accorti della sua morte. 
Nessuno durante la notte aveva fatto caso al suo silenzio e al fatto che da un certo momento in poi non si fosse più mossa dal suo posto. 
Quelli che si affrontano con questo tipo di servizio sono lunghi viaggi anche notturni, e il fatto che la giovane avesse poggiato la testa in avanti, e se ne stesse con gli occhi chiusi non ha destato alcun sospetto: chi le sedeva vicino deve infatti aver pensato che stesse dormendo.
Invece lei era morta, e probabilmente anche da diverse ore. La ventinovenne era partita da Hunedoara, che si trova in Transilvania. In viaggio era da sola, e non si conosce la sua destinazione: forse Padova, ma potrebbe aver avuto anche in programma di andare al nord dove ad attenderla c'era un nuovo futuro. 
Alle 7.10 di ieri mattina il pullman dell'Atlassib è arrivato a Caselle. La stazione che si trova nella zona industriale è il primo terminal che con questi viaggi si incontra entrando in Italia. Tutti i passeggeri sono scesi, qualcuno perché giunto a destinazione, mentre per altri il tempo di sgranchirsi le gambe, mangiare qualcosa e rinfrescarsi prima di rimettersi in viaggio. L'autista ha notato la donna ancora seduta al suo posto. Le è andato vicino, l'ha toccata per svegliarla scoprendo così che era priva di vita.
Subito sono stati chiamati i soccorsi, e sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 e i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso per cause naturali. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Selvazzano per i dovuti accertamenti. 

La salma è stata trasferita all'Istituto di medicina legale di Padova, e il magistrato ha comunque disposto l'autopsia sul corpo della donna. 
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Il Gazzettino