Boom di estorsioni e ricatti sessuali in rete: «Paga o ti vedranno nudo»

Boom di estorsioni e ricatti sessuali in rete: «Paga o ti vedranno nudo»
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Belle, giovani, sexy e provocanti. Pure troppo per non insinuare in chi sta dall'altra parte la punta di un dubbio. E invece c'è chi abbocca e all'amo ci finisce con tanto di conto salato da pagare. Per comprare cosa? L'anonimato, la faccia pulita. Insomma, il diritto all'oblio. Funziona così, in spiccioli, il nuovo escamotage per estorcere denaro via internet. E il mirino è tarato su una categoria ben precisa di soggetti ritenuti deboli e vulnerabili: scordatevi il gentil sesso, perché in questo caso le vittime sono uomini, perlopiù separati o single. Il bilancio è pesante e chi ci casca rischia di sborsare quasi 1000 euro per proteggere la propria reputazione. Sì, perché il ricatto si basa proprio su questo: mettere a nudo (letteralmente) chi sta dall'altra parte della tastiera e poi vendergli la propria ritrovata libertà di restare anonimo.




Ecco come funziona. Tutto ha inizio con un primo contatto via Facebook. Alla voce «richieste d'amicizia» compare all'improvviso il profilo di una donna. Giovane, carina e avvenente, nel 99% dei casi straniera: la nuova amica telematica ha tutte le carte in regola per sedurre e in tanti l'amicizia l'accettano con il sorriso sulle labbra. Non sanno, però, di star compiendo il primo passo verso l'attivazione del sistema di ricatto. A quel punto, infatti, la bella ragazza inizia a scrivere: «Ciao, sei molto bello, voglio conoscerti». Di solito la conversazione inizia così, con quei complimenti che accelerano il battito dell'uomo in cerca d'avventure. Ma è un altro passo verso il labirinto. Subito dopo, infatti, ci si trasferisce su Skype, dove la ragazza in questione fa bella mostra di sé tramite una webcam. È questo il teatro dell'estorsione.



A quel punto la ragazza chiede al malcapitato di masturbarsi di fronte alla propria immagine, ma all'insaputa di quest'ultimo registra tutto. Poi esce allo scoperto: «Adesso dammi 500 euro o il video verrà pubblicato». E addio privacy, dignità e in casi estremi famiglia. Il 90% dei ricattati sceglie di pagare (si predilige il money transfert internazionale, semplice e anonimo), ma dopo pochi giorni si ritrova di nuovo a contatto con la bella ragazza. «Dammi altri soldi, almeno 200 euro, oppure pubblico tutto» ripete l'autrice del ricatto. A quel punto spesso scattano le denunce: da agosto - sono dati forniti dalla polizia postale di Pordenone - ne arrivano almeno due al giorno, per un fenomeno in costante crescita. E le indagini hanno già mosso i primi passi: il 90% dei trasferimenti di denaro finirebbe infatti in Nigeria, facendo propendere gli inquirenti per la presenza di un basista. Insomma, donne davvero fatali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino