“Sei una m****", insulta Salvini: assessore alla Cultura nella bufera

L'assessore alla Cultura Pollazzi
ABANO - L’assessore alla cultura e pubblica istruzione, Cristina Pollazzi, è finita sul “banco degli imputati” per un commento offensivo nei confronti del...

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ABANO - L’assessore alla cultura e pubblica istruzione, Cristina Pollazzi, è finita sul “banco degli imputati” per un commento offensivo nei confronti del ministro dell’interno e vicepremier Matteo Salvini, durante il consiglio comunale dell’altra sera. A sostenere “l’accusa”, attraverso una interrogazione, il presidente del parlamentino Stefania Chiarelli. Il tutto a porte chiuse, facendo uscire i cittadini presenti, in applicazione del regolamento dell’organo collegiale che vuole “secretati” gli ordini del giorno e i dibattiti che riguardino persone. Il fatto risale allo scorso 14 agosto, giorno della tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova, ed è avvenuto sulla bacheca Facebook dell’ex onorevole e consigliere comunale Vanessa Camani. L’ex deputata commentò con un post un tweet di Salvini (“In una giornata così triste, una notizia positiva. La nave Ong Aquarius andrà a Malta e gli immigrati a bordo verranno distribuiti fra Spagna, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Germania. Come promesso non in Italia, abbiamo già fatto abbastanza. Dalle parole ai fatti”), scrivendo “Sei una m****. Scusate ma non mi viene in mente niente di più educato”.

 

Oltre 150 mi piace, 8 condivisioni e 56 commenti per il post di Vanessa Camani. Tra questi ultimi anche quello dell’assessore Pollazzi che confermava “Una m**** pericolosa che gioca con le paure, aumentandole, con il dolore, strumentalizzandolo, ai fini del potere politico. Verrà il momento che la gente capirà ...“. Stefania Chiarelli aveva appena iniziato a leggere la sua interrogazione quando è intervenuto il capogruppo del Pd, Giovanni Amato, richiamando l’applicazione del regolamento che in quel caso esigeva, secondo lui e la maggioranza, la seduta a porte chiuse. Il presidente Chiarelli non ne era convinta e ne è seguito uno scambio tra i due su chi conoscesse o no il regolamento. Alla fine il pubblico è stato fatto uscire. «La maggioranza ha richiesto la discussione a porte chiuse - dice il giorno dopo il presidente Stefania Chiarelli - e per rispetto dell’organo consiliare non ritengo di poter diffondere informazioni su quella che era l’interrogazione o la discussione che ha suscitato tra i consiglieri presenti. Sarebbe poco serio farlo. Certo rimango convinta che quell’interrogazione non dovesse essere fatta a porte chiuse». Tra i militanti di Abano Viva, forza politica del presidente Chiarelli c’ara chi sosteneva che per fatti simili un assessore di un Comune del veneziano si era dimesso. «Quel commento - spiega l’assessore Pollazzi - è stato estrapolato dal contesto assumendo un significato diverso. Era un momento di grande emotività e tutti quelli che mi consono sanno che abitualmente non uso espressioni così gergali. Sui social non intervengo mai su fatti politici, abitualmente promuovo solo le iniziative dell’amministrazione e dei degli assessorati dei quali ho la delega».
Alessandro Mantovani Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino