Dalla Puglia a Treviso: insegnante vince il ricorso, niente trasferimento

Dalla Puglia a Treviso: insegnante vince il ricorso, niente trasferimento
TREVISO - Il Tribunale di Treviso, sezione lavoro, ha accolto il ricorso di una docente salentina trasferita in Veneto, ordinando l'assegnazione in una sede scolastica...

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TREVISO - Il Tribunale di Treviso, sezione lavoro, ha accolto il ricorso di una docente salentina trasferita in Veneto, ordinando l'assegnazione in una sede scolastica pugliese. La donna, insegnate di ruolo a tempo indeterminato nella scuola primaria, madre di due bambini di 5 e 8 anni, era stata trasferita da Salice Salentino (Lecce) in provincia di Treviso, costretta quindi ad allontanarsi dalla propria famiglia ad una distanza di oltre mille chilometri. «Tale allontanamento - spiega il Tribunale - rappresenta un vero e proprio sradicamento con conseguente compromissione di equilibri familiari consolidati nel tempo, coinvolgenti anche minori, e non suscettibili di ristoro meramente economico».


A darne notizia è una nota di "Noi con Salvini Puglia", i cui legali, gli avvocati Graziangela Berloco e Giannuzzi Cardone, hanno seguito la docente nella causa ottenendo provvedimento cautelare d'urgenza. Nelle motivazioni della sentenza, il giudice sottolinea che l'assegnazione era illegittima perché «altri concorrenti alla stessa procedura di mobilità, per lo stesso grado scolastico, partecipanti alla stessa fase, e con punteggio inferiore rispetto a quello vantato dalla stessa, erano stati assegnati nelle sedi da lei indicate e più vicine a casa». «Chiederemo al ministro Fedeli - commenta Rossano Sasso di "Noi con Salvini Puglia" - di porre rimedio a questo grossolano errore, manifesto grottesco della "Buona scuola", attraverso la cancellazione di tutti i trasferimenti illegittimi che hanno subito troppi insegnanti».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino