Dalla Bielorussia a Treviso, atterrati questa mattina 23 bimbi con i loro genitori per il sostegno psicologico e fare attività

Saranno accolti nel centro Morosini del lido di Venezia per tre settimane

Atterrati a Treviso e accolti a Venezia 23 bimbi bielorussi con le loro famiglie
TREVISO - Arrivati oggi, 16 settembre, all'aeroporto Canova di Treviso, 23 bimbi provenienti dalla Bielorussia insieme ai loro 10 genitori. Verrà loro offerto...

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TREVISO - Arrivati oggi, 16 settembre, all'aeroporto Canova di Treviso, 23 bimbi provenienti dalla Bielorussia insieme ai loro 10 genitori. Verrà loro offerto sostegno psicologico e potranno godere di varie iniziative ricreative. Le famiglie saranno accolte nel centro Morosini del lido di Venezia per tre settimane grazie al progetto di accoglienza di Iscos Toscana al quale ha aderito anche la Cisl del Veneto insieme alle confederazioni provinciali.  

Il progetto d'accoglienza e riabilitazione

Si chiama “Riabilitazione delle famiglie dei prigionieri politici bielorussi” il progetto proposto dall’attivista di Yuliya Yukhno e da Iscos Toscana volto ad aiutare i figli dei civili arrestati in Bielorussia perché colpevoli di protestare contro il regime di Aleksandr Lukashenko. L’iniziativa prevede una raccolta fondi per accogliere per tre settimane, in strutture adeguate, bambini fuggiti dalla Bielorussia, accompagnati da un genitore o affidatario. Bambini rimasti senza uno o entrambi i genitori in seguito al loro arresto, costretti a fuggire dal proprio Paese attraversando illegalmente il confine. Il distacco, la violenza della situazione vissuta, l’abbandono della propria casa e le discriminazioni sono causa di grande sofferenza in questi bambini, che hanno urgente bisogno di sostegno e di riabilitazione psicologica. Il progetto nasce proprio per fornire questo aiuto e per contribuire a ridare speranza ai piccoli e alle loro famiglie.

I costi

Il progetto, che comporta un costo complessivo di 43mila euro, coprirà tutte le spese necessarie: viaggio, vitto, alloggio e assistenza. Parte dei costi è sostenuta direttamente dalla Cisl e dalle sue categorie ma è aperta anche una raccolta fondi alla quale tutti possono partecipare dando il proprio contributo. 

 

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Il Gazzettino