Michele, morto asfissiato al lavoro, allenava i ragazzi a calcio

Michele, morto asfissiato al lavoro, allenava i ragazzi a calcio
MASERADA - Dopo ogni giornata di lavoro, Michele Ferrazzo poteva finalmente indossare gli scarpini da calcio, e correre dai quei ragazzi che considerava come figli. Il gioco del...

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MASERADA - Dopo ogni giornata di lavoro, Michele Ferrazzo poteva finalmente indossare gli scarpini da calcio, e correre dai quei ragazzi che considerava come figli. Il gioco del calcio è stata la passione di una vita, iniziata a suo tempo come giocatore per poi approdare sulle panchine da allenatore, nel settore giovanile. Ormai da qualche anno, dopo aver allenato i ragazzi nella zona del pordenonese, è ritornato verso nel Trevigiano, nella società calcistica dell'Ardita Breda. Quest'anno, dopo l'esperienza di due anni nell'Ardita, era sulla panchina dei Giovanissimi della scuola Calcio di Musile di Piave. Una passione che è passata di padre in figlio: Mattia, giovane centrocampista della Zensonese, ha seguito le orme del papà, che lascia anche la compagna.

Una persona che aveva a cuore i ragazzi, sempre gentile e spontanea: così lo ricordano i dirigenti dell'Ardita, con cui ha collaborato per due anni, prima come allenatore dei giovanissimi nella stagione sportiva 2016/2017, e poi alla guida degli allievi classe 2002.
 
«Lo ricordo molto bene commenta il direttore sportivo, Fabrizio Spigariol ha trascorso due anni nella nostra società. Era una persona davvero piacevole, oltre ad essere un ottimo allenatore sul campo dove lavorava sempre egregiamente con i suoi ragazzi». Oltre al rapporto speciale che lo legava i ragazzi, era ben voluto da tutti, dai dirigenti ai genitori. «Anche con i genitori dei ragazzi che allenava, ha sempre tenuto ottimi rapporti - prosegue Spigariol era una persona di compagnia, amava fare il suo lavoro seriamente, prolungando il tempo di risate e battute anche dopo la conclusione dell'allenamento». Spesso seguiva anche la squadra seniores. «Adorava il calcio, e non perdeva occasione per seguire anche la prima squadra conclude ma ricordo bene il suo tratto distintivo: per lui, i problemi sembravano non esistere, e se ci fossero stati, li affrontava sempre come venivano, non esistevano problemi». 
Anche l'ex direttore sportivo, Fabrizio Villanova, è vicino al dolore dei familiari e dei colleghi. «In quei 2 anni passati con noi, posso solo ricordarlo come una persona solare commenta Villanova, predecessore di Spigariol sempre disponibile, una persona sempre di compagnia con cui ci siamo trovati sempre bene. Non faceva mai trapelare i problemi, era sempre positivo e serio nel suo lavoro, un uomo splendido anche fuori dallo spogliatoio, con i ragazzi e i loro genitori». 

Alessandro Vecchiato
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Il Gazzettino