TREVISO Da una parte c'è l'aumento dei problemi di salute legati all'esplosione dell'influenza. Dall'altra, l'assenza di diversi medici di famiglia...
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GIORNATA NERA
«C'è stato un numero pazzesco di accessi. Alle persone arrivate con il 118, si sono sommate le complicanze legate all'influenza, gli anziani provenienti dalle case di riposo, dove in questo periodo magari non c'è sempre una stretta sorveglianza medica, e i pazienti che si sono ritrovati senza medico di famiglia fa il punto Bernardi inoltre, prima delle giornate di festa, ci sono sempre delle persone che vengono a farsi una sorta di controllo generale. Così, per sicurezza. A fronte di tutto ciò, le attese in pronto soccorso sono arrivate anche verso le quattro ore per quanto riguarda i codici bianchi. Ma la situazione è stata gestita al meglio, se si pensa alla mole di richieste di interventi». Il direttore generale dell'Usl della Marca, Francesco Benazzi, è stato informato in tempo reale. «E' stata una giornata difficile per una serie di motivi che si sono intersecati conferma in pronto soccorso hanno fatto un ottimo lavoro. Noi siamo sempre qui per dare risposte ai cittadini». E' probabile che fino all'Epifania simili giornate di passione si ripetano. Gli specialisti lo sanno bene. E restano in trincea.
GLI AMBULATORI
Nell'ultimo periodo gli ambulatori dei medici di famiglia sono rimasti chiusi nel giorno di Natale e in quello di Stato Stefano. Hanno riaperto proprio nella giornata di venerdì. Ma non è bastato. In diversi casi i dottori di base titolari hanno fatto ponte, unendo il Natale, il fine settimana e il 31 dicembre. Così gli ambulatori sono stati temporaneamente affidati a dei sostituti. A quanto pare, però, non è la stessa cosa. Discorso identico per la giornata di ieri: essendo un prefestivo, gli studi sparsi nel territorio sono rimasti aperti solo di mattina. Oggi sono chiusi perché è domenica. Domani riaprono normalmente. Ma già martedì, 31 dicembre, saranno operativi solo di mattina, perché giorno prefestivo. I medici di famiglia, però, non ci stanno a fare la parte del capro espiatorio. «Le norme parlano chiaro: i medici di famiglia titolari che sono ammalati o che si prendono un periodo di vacanza devono trovare un collega che li sostituisce. Gli ambulatori non vengono chiusi mette in chiaro Brunello Gorini, segretario della Fimmg di Treviso, la federazione dei medici di medicina generale la verità è che il pronto soccorso, così come il 118, dovrebbe spedire indietro i pazienti che non hanno problemi né gravi né urgenti, invitandoli a rivolgersi al proprio dottore di base. Oggi i cittadini sono abituati che quando si recano al pronto soccorso magari aspettando un po' ma alla fine ottengono tutto ciò che chiedono. L'altro aspetto da sottolineare è che la specialità riguardante le emergenze è diversa da quella della medicina di famiglia. Questa ultima non funziona come filtro per il pronto soccorso. Al massimo è un discorso che può valere per la guardia medica, ma non per il pronto soccorso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino