Influencer delle stelle, Cristian immortala le galassie lontane e diventa un fenomeno dei social

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TREVISO - «Quando osserviamo il cielo, così come le stelle o le galassie lontane, in realtà stiamo guardando al passato. Tutto appare “fermo”, immobile nel suo essere, ma in realtà è in movimento e noi vediamo solo le tracce di quello che è stato e che potrebbe anche non esserci più». Parola di Cristian Cestaro, 33enne astrofotografo trevigiano che sta spopolando nei social con le sue bellissime fotografie di galassie lontane, nebulose e pianeti. La sua pagina Instagram “Infinitalavita” conta oltre 54mila followers, a cui si aggiungono gli oltre 27mila che lo seguono nella sua fanpage in Facebook tra cui il sindaco di Treviso Mario Conte che per già due volte da inizio anno ha ricondiviso nella sua bacheca alcune foto di Cristian. «Sono molto contento del riscontro che stanno avendo da tempo i miei scatti, ma il mio obiettivo non è di certo quello di diventare “famoso”. Il mio scopo è divulgativo – afferma Cestaro – Voglio infatti portare un po’ di scienza e cultura astronomica in chi mi segue, portando loro un punto di vista diverso rispetto a ciò che circonda il nostro pianeta».


AUTODIDATTA
Diplomatosi come geometra, Cestaro è a tutti gli effetti un autodidatta per quanto riguarda la fotografia degli astri, una passione nata fin da bambino quando la famiglia gli comprò il primo telescopio a 9 anni. «Il mio è un hobby a tutti gli effetti visto che la mia professione è un’altra - spiega Cristian -, ma è una passione che coltivo soprattutto a partire dal 2015 quando ho deciso di addentrami seriamente nel mondo dell’astrofotografia amatoriale, un ramo della fotografia molto di nicchia che mira a immortalare oggetti celesti molto lontani e non percepibili all’occhio umano. Inizialmente ho avuto diverse difficoltà dettate da non conoscere le varie procedure richieste in fase di preparazione allo scatto finale, ma nel tempo, grazie ai trucchi del mestiere appresi nei forum online tra cui il noto sito specializzato AstroBin.com di cui oggi sono ambasciatore, ho iniziato a capire il sistema e a realizzare così scatti notevoli (soprattutto di galassie)».


GLI STRUMENTI


Partito con un telescopio Sky-Watcher con ottica 250/1200, montatura motorizzata EQ6 e con una Canon Reflex 550D, oggi Cestaro utilizza principalmente un telescopio RC8 con camera astronomica QHY163M, strumento che gli ha permesso di ultimare il suo ultimo progetto fotografando la Galassia Messier M109. «Quella dell’astrofotografia è sicuramente una passione economicamente dispendiosa. Basti pensare che una strumentazione di base può venire a costare anche fino a 1.500 euro – sottolinea Cestaro –. Le soddisfazioni sono però impagabili. La mia prima foto che mi è rimasta impressa è stata quella della Galassia di Andromeda, mentre nei social quelle che ottengono più “like” sono quelle del Sole o della Luna, ma perché facilmente riconoscibili da tutti. In futuro, invece, vorrei riuscire a fotografare la Galassia NGC 4631, la cosiddetta “Galassia Balena” che dista da noi ben 30 milioni di anni luce». Nella sua vita non c’è però solo lo spazio. Trovano posto anche la scrittura di poesie, l’evoluzione umana, l’amore come energia fisica, la fisica quantistica e teorica e la tutela del nostro pianeta. «Il cambiamento fa parte della realtà che ci circonda – conclude Cestaro –. Per questo voglio sottolineare quanto sia importante, sia a livello locale che internazionale, cambiare lo stato dell’illuminazione pubblica e privata. L’inquinamento luminoso è difatti un problema attuale spesso però tenuto in secondo piano. Le forti luci che si possono notare durante le ore notturne nuocciono sia alla nostra salute che a quella di animali e piante. Ma, soprattutto, così facendo togliamo ai nostri occhi lo spettacolo naturale che ci offrono le stelle e la stessa galassia da noi tanto amata, la Via Lattea». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino