Udine, calano le insegne in centro. Confcommercio: «La politica pensi anche a un programma di rilancio»

Udine, calano le insegne in centro. Confcommercio: «La politica pensi anche a un programma di rilancio»
UDINE - Calano del 17% le insegne commerciali a Udine. I dati, rilevati dall'Osservatorio sulla demografia d'impresa nelle città italiane di Confcommercio nazionale...

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UDINE - Calano del 17% le insegne commerciali a Udine. I dati, rilevati dall'Osservatorio sulla demografia d'impresa nelle città italiane di Confcommercio nazionale e relativi al decennio 2012-2022, sono stati resi noti oggi, lunedì 27 febbraio, da Confcommercio Udine. Se nel centro storico il calo di aziende è del 17%, nell'area non centrale il dato sale al 12%, mentre gli alberghi, bar e ristoranti sono cresciuti rispettivamente del 2% e dell'8%.

Nel dettaglio

Nel centro storico le aziende sono passate da 564 a 468 (-96) e nell'area non centrale sono scese da 403 a 355 (-48), mentre alberghi, bar e ristoranti sono passati rispettivamente da 358 a 364 (+6) e da 235 a 253 (+18). Quanto al raffronto tra il 2019 e il 2022, il periodo del coronavirus, il terziario ha sostanzialmente tenuto, ma continua comunque il trend verso il basso, con il commercio che segna -29 imprese nel centro storico e -1 fuori dal centro, i pubblici esercizi e la ricettività con -9 imprese in centro e -5 in periferia. «La situazione rimane di sofferenza - ha commentato il presidente del mandamento di Confcommercio Udine Giuseppe Pavan - visto il pesante calo del potere d'acquisto delle famiglie. Nell'anno delle elezioni è anche importante che la classe politica non pensi solo alla conta alle urne, ma abbia in testa un serio programma di rilancio. La nostra associazione lavora per il rilancio del settore commerciale, il più in difficoltà e ci aspettiamo molto anche dall'Adunata degli Alpini, nella convinzione che Udine possa presentarsi al meglio. Di certo, più in generale - ha concluso - si deve insistere nella ricerca di una nuova capacità di pianificazione, meno burocratica, per dare risposte alle esigenze contingenti e arginare la perdita di funzioni della città".

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Il Gazzettino