Ideal Standard, saltano i patti Scontro tra azienda e sindacato

Gli operai a Roma in attesa di notizie
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PORDENONE - Nulla di fatto oggi al Ministero dello sviluppo economico per lo stabilimento Ideal Standard di Orcenico (Pordenone). La multinazionale della ceramica afferma di voler «rispettare gli accordi» sottoscritti a maggio su Cig e incentivi in uscita per i 450 dipendenti, ma sindacati, Regione e lo stesso Mise criticano quello che definiscono un atteggiamento di chiusura, parlando di «rottura di fatto» della trattativa e rischio di disimpegno del gruppo anche dagli altri impianti italiani.




In una nota molto dura il ministero dello Sviluppo annuncia anche che l'azienda «sarà formalmente richiamata ad abbandonare scelte non coerenti con le normali relazioni istituzionali e industriali». L'azienda era intervenuta con un comunicato mentre l'incontro era ancora in corso, sostenendo di aver tenuto un atteggiamento «sempre improntato alla correttezza dei rapporti istituzionali, e volto a offrire tutto quanto era possibile in termini di volumi, marchi, facilities, linee di prodotti a ben due diversi soggetti interessati ad avviare una nuova iniziativa imprenditoriale».



Posizione, questa, criticata dai rappresentanti dei lavoratori: Ideal Standard - hanno denunciato - non ha richiesto la cassa in deroga, necessaria per il passaggio in cooperativa a Bpi. Cisl e Cgil nazionale e regionale hanno subito annunciato uno sciopero a Orcenico per il 15 luglio. «Abbiamo compiuto ogni sforzo, assieme al Governo - è il commento della presidente regionale, Debora Serracchiani, presente all'incontro - per tenere aperto il dialogo, pur di fronte a un atteggiamento dell'azienda che continua a essere inaccettabile. Anche i lavoratori hanno dimostrato grande serietà e senso di responsabilità, confermando che in ogni caso costituiranno una cooperativa, chiedendo ufficialmente di poter utilizzare lo stabilimento».



Il Mise annuncia che l'azienda «sarà formalmente richiamata ad abbandonare scelte non coerenti con le normali relazioni istituzionali e industriali, e a intraprendere immediatamente un negoziato che sia in grado di ripristinare un nuovo clima sociale».
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Il Gazzettino