​Forestali troppo precari, la Regione Veneto condannata a risarcirli con più di 180mila euro

Guardie forestali in Veneto
La Corte d'Appello di Venezia ha condannato la Regione Veneto a risarcire 11 operai forestali per abuso di precariato per un importo complessivo che supera i 180 mila euro. Lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Corte d'Appello di Venezia ha condannato la Regione Veneto a risarcire 11 operai forestali per abuso di precariato per un importo complessivo che supera i 180 mila euro. Lo rende noto la Confederazione Unitaria di Base (Cub) del Veneto, che ha promosso il ricorso davanti al giudice del lavoro con l'avvocato Francesco Brunello del foro di Padova, contestando l'illiceità dei contratti di assunzione dei forestali veneti, identificati come stagionali. «Gli stagionali forestali dipendenti della Regione - dice la segretari di Cub Veneto, Maria Teresa Turetta - lavoravano fino a 165 giornate l'anno, rendendoli ostaggi di una serie potenzialmente illimitata di contratti a tempo determinato senza mai avere la certezza di un lavoro stabile e tutelato. Alcuni dei ricorrenti venivano assunti con contratti precari da oltre 15 anni. All'indomani della presentazione del nostro ricorso, la Regione del Veneto ha ceduto i servizi di prevenzione idraulico forestale all'ente regionale Veneto Agricoltura. La richiesta che presenteremo ora in Regione del Veneto e ad Avisp Veneto Agricoltura è che tutti i lavoratori precari dei servizi forestali regionali siano assunti a tempo indeterminato».


In una nota, la direzione del Personale della Regione del Veneto ha fatto presente che la gestione del personale operaio forestale, sia a tempo determinato che indeterminato, è stato in diretta gestione dalla Regione del Veneto fino al 31.12.2017, mentre dal 01.01.2018 è stato preso in completa gestione dall'Agenzia Veneta per l'Innovazione nel settore primario Veneto Agricoltura. "Le assunzioni di personale operaio a tempo determinato per le attività di sistemazione idraulico-forestale avvenivano, nell'ambito della programmazione regionale degli interventi da realizzarsi sul territorio, secondo la disciplina prevista nel contratto integrativo regionale e tali assunzioni a termine erano giustificate dalla stagionalità ed erano funzionali alla realizzazione delle opere sulla base delle risorse effettivamente disponibili". Quanto alla sentenza n. 128 del 6 marzo scorso della Corte d'appello di Venezia, che ha riformato la sentenza di primo grado, è stato riconosciuto "il diritto di 12 lavoratori, in relazione al periodo oggetto di vari contratti a termine rinnovati tra il 2008 e il 2017" ad avere "8 mensilità di retribuzione". "La Regione - continua la nota - valuterà se impugnare il provvedimento anche in forza delle conclusioni favorevoli cui era giunto il giudice di primo grado". È stato poi sottolineato che tra la Regione e le organizzazioni sindacali rappresentative è stato sottoscritto nel mese di febbraio 2022, all'unanimità, il nuovo Contratto integrativo regionale di lavoro, con un impegno economico regionale per il triennio 2022-2024, includendo anche il rinnovato contratto collettivo nazionale, di oltre 2,6 milioni di euro destinati a Veneto Agricoltura, a copertura degli adeguamenti contrattuali riconosciuti al personale operaio forestale". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino