Traffico di denaro all'estero: quasi 3 milioni di euro tra calze e mutande

Traffico di denaro all'estero: quasi 3 milioni di euro tra calze e mutande
GORIZIA - Regolarità dei flussi valutari in entrata che in uscita dal territorio dello Stato: il trend delle violazioni valutarie è in costante aumento;...

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GORIZIA - Regolarità dei flussi valutari in entrata che in uscita dal territorio dello Stato: il trend delle violazioni valutarie è in costante aumento; è quanto emerge dai controlli eseguiti dalla Compagnia della Guardia di finanza di Gorizia nel corso del 2016 e nel primo semestre del 2017. Per legge, ogni persona che varca il confine nazionale con denaro contante per importo pari o superiore a 10.000 euro deve dichiarare la somma all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.


Traffico in aumento 
Nel 2016 sono state contestate ben 116 violazioni alla normativa valutaria con un incremento del 7% rispetto al 2015 quando erano state accertate 109 violazioni e del 132% rispetto al 2014 (50 contestazioni); inoltre è stato quantificato in 2.940.307 euro il denaro contante irregolarmente trasferito, con un aumento del 10% riguardo al 2015 (2.675.839 euro) e del 185% riguardo al 2014 (1.028.043 euro).

La pena? Si obla 
Per quanto riguarda invece il primo semestre dell’anno 2017, sono state già contestate 67 violazioni alla normativa valutaria ed è stato quantificato in 1.152.980 euro il denaro contante irregolarmente trasferito, in linea con i numeri emersi nello stesso periodo dell’anno precedente. Le violazioni degli obblighi dichiarativi sono state ammesse dalle persone fermate, che, nell’immediatezza dei controlli, hanno oblato, procedura che ha consentito di incamerare subito nelle casse dello Stato, nel corso dell’anno 2016, la cifra di 619.843 euro. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, sono stati invece già recuperati all’erario 133.654 euro.

Queste attività di controllo economico del territorio hanno consentito anche di inviare, nel 2016, 545 mirate segnalazioni ai Reparti del Corpo competenti in relazione alla residenza dei soggetti fermati,per avviare ulteriori approfondimenti investigativi. Le segnalazioni inviate nel primo semestre del 2017 sono state invece 232.

Dove si nasconde il contante 
Per nascondere il denaro i trasgressori hanno fatto ricorso alle modalità di occultamento "classiche" sulla persona, all’interno di scarpe, calzini, giubbini, indumenti intimi, o hanno nascosto la valuta nei vani delle auto, all’interno di cassetti, braccioli, schienali portaoggetti. 

La nazionalità dei trasgressori

La nazionalità dei trasgressori è italiana (30), ucraina (18), ungherese (11), bulgara (10), rumena (9), cinese (8), polacca (7), croata (7), serba (4), bosniaca (2), macedone (2), tedesca (2), belga (1), dominicana (1), russa (1), slovacca (1), slovena (1), vietnamita (1). I controlli sono stati eseguit ai valichi confinari della provincia isontina: Sant’Andrea, Casa Rossa, Salcano, San Gabriele, Vencò e vicino ai caselli autostradali di Villesse e Lisert-Doberdò del Lago. I militari della Compagnia Gdf di Gorizia hanno impiegato il cash dog “Caboto”, la speciale unità cinofila addestrata a ricercare il denaro contante riconoscendone l’odore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino